UN RARISSIMO CASO DI DIABETE NEONATALE TRANSITORIO DIAGNOSTICATO ALL’ETÀ DI 30 ANNI

Abstract

Il diabete mellito (DM) neonatale transitorio (TNDM) è una rara forma di diabete con esordio nell’arco dei primi mesi di vita, transitoria remissione e successiva ricomparsa. Circa il 70% dei casi di TNDM è dovuto all’aumentata espressione di PLAGL1 e HYMAI. Tra le principali cause di questa aumentata espressione si annoverano mutazioni in omozigosi a carico di ZFP57, gene che codifica per un fattore di trascrizione in grado di regolare a vari livelli i processi di metilazione genica durante l’embriogenesi. In questo studio descriviamo un caso di TNDM dovuto ad una rarissima mutazione di ZFP57, diagnosticato all’età di 30 anni. La paziente giungeva alla nostra attenzione con diagnosi di DM di tipo 1 in prospettiva di eventuale trapianto di pancreas. Veniva riferito esordio del DM all’età di 15 giorni di vita, trattato con terapia insulinica, e successiva remissione dopo alcune settimane. Dopo un anno, a causa della ricorrenza di episodi di iperglicemia, veniva reintrodotta terapia insulinica, con scarso controllo glicemico e frequenti episodi di ipoglicemia. Nel corso degli anni si sviluppavano varie complicanze micro- e macroangiopatiche [retinopatia, polineuropatia periferica, ridotta funzione renale (eGFR 50 ml/min/1.73m²), osteartropatia di Charcot trattata chirurgicamente]. Al momento della nostra valutazione si rilevavano HbA1c di 71 mmol/mol (8,7%), peptide C >1 ng/ml, autoimmunità anti-isola pancreatica assente, mantenuta morfologia del pancreas all’ecografia. Nel sospetto di TNDM venivano eseguiti test genetici che escludevano alterazioni a carico di numerosi geni implicati nel diabete monogenico, ma mostravano una rarissima mutazione “nonsense” (p.Gln432*) di ZFP57 in omozigosi, patogenetica. I genitori presentavano tale mutazione in eterozigosi. Si decideva di sostituire la terapia insulinica con glibenclamide, ottenendo un buona risposta terapeutica (dopo tre mesi: HbA1c pari a 54 mmol/mol (7%), peptide C >3 ng/ml). Tale parametri si sono mantenuti stabili nei tre anni successivi, con miglioramento della sintomatologia neuropatica e stabilizzazione della funzione renale (ultimo eGFR: 57 ml/min/1.73m²). Questo caso dimostra come sia necessario considerare il TNDM anche nella diagnosi differenziale di soggetti adulti che vengono alla nostra osservazione classificati quali DM tipo 1.


Tipo: PD
Codice: 33