STRESS ENDOTELIALE E RESTENOSI IN PAZIENTI CON PIEDE DIABETICO VASCOLARE

Abstract

Introduzione: nel diabete mellito (DM) è presente un aumentato rischio di restenosi dopo intervento chirurgico di rivascolarizzazione percutanea agli arti inferiori (PTA). L’aumentato stress ossidativo determina un’alterazione dei livelli e della struttura del Fattore di vonWillebrand (VWF), riducendone la proteolisi mediata da metalloproteasi ADAMTS-13 ed incrementandone l’attività protrombotica. Scopo dello studio è quello di valutare se le alterazioni riscontrate nei livelli del fattore di VWF, a seguito di attivazione endoteliale, possano giustificare un eventuale insuccesso della PTA. Metodi: sono stati arruolati 35 soggetti con DM tipo 2 (età media=75 aa) prima e sei settimane dopo PTA. Il successo della PTA è stato definito come aumento della tensione cutanea di ossigeno percutanea (TcpO2) di 15 mmHg. Sono stati valutati: PT, aPTT, fibrinogeno e D-dimero, VWF:antigene e VWF: attività. I carbonili proteici sono stati misurati con metodo immunoenzimatico. Risultati. Nel confronto dei delta dei valori di VWF:attività pre e postprocedura in relazione al successo (delta tpO2 >15 mmHg) o all’insuccesso (delta tpO2 <15) della PTA è stato riscontrato, un valore maggiore della media dei livelli di delta VWF:attività nel gruppo di pazienti non responsivo alla procedura rispetto ad un valore minore della media dei livelli di delta VWF:attività nel gruppo di pazienti responsivo(p=0.035). Non sono risultate differenze significative tra i due gruppi di pazienti per quanto riguarda i parametri biochimici e compenso glicometabolico. Conclusioni: questi dati preliminari possono dimostrare come la procedura di rivascolarizzazione percutanea effettuata in pazienti con diabete ed ischemia critica degli arti inferiori possa indurre un grado di riattivazione dello stress endoteliale responsabile dell’insuccesso della procedura.


Tipo: CO
Codice: 18