L’iperglicemia, ma non il diabete, è un fattore prognostico negativo in pazienti con COVID-19 severo

Il diabete mellito (DM) e l’iperglicemia si associano ad esiti clinici sfavorevoli nei pazienti ospedalizzati per COVID-19, tuttavia il loro ruolo prognostico relativo rimane da definire. Scopo: Valutare il potere predittivo dell’iperglicemia e del DM noto nel peggioramento clinico [ricovero in terapia intensiva (ICU) o morte] in pazienti ospedalizzati per COVID-19. Metodi: Sono stati raccolti i dati dei pazienti ricoverati per COVID-19 tra il 23.02.2020 e il 31.03.2020 nell’Unità Covid-1 dell’AOU di Parma. Il DM noto è stato definito in base all’anamnesi, storico clinico o farmaci. All’ingresso in reparto sono stati registrati glicemia a digiuno (FPG), marker infiammatori e variabili biochimiche, SpO2/FiO2 (rapporto P/F) all’emogasanalisi e TC toracica (HR-CT).  Modelli di regressione logistica – il cui potere predittivo è stato valutato mediante curve ROC- hanno permesso di individuare indicatori indipendenti di rischio di endpoint primario composito che comprendeva ricovero in ICU o morte. Risultati Dei 757 soggetti reclutati, 143 (19.2%) avevano una diagnosi nota di DM che si associava ad età più avanzata e maggiori comorbidità. L’outcome primario era più frequente nel DM vs non DM (61.5% vs 43.1%; p<0.001). Le variabili età, obesità, ipertensione, precedente evento cardiovascolare (CVD), eGFR, FPG (ma non DM noto), proteina C-reattiva, rapporto P/F ed estensione della polmonite (HR-CT visual score), erano positivamente associati ad un peggior esito clinico. Età avanzata (p<0.001), precedente CVD (p<0.001), ridotta eGFR (p<0.04), FPG >=126 mg/dl (p<0.048) e un ridotto P/F (p<0.001) sono risultati fattori prognostici negativi indipendenti con un’ottima accuratezza (UC=0.91) nel predire l’endpoint primario. Conclusioni: Il DM noto si associa ad un peggior esito clinico, ma non se aggiustato per altre variabili e comorbidità, suggerendo che il suo ruolo sia determinato da fattori concomitanti e complicanze. L’iperglicemia è un predittore indipendente di peggior prognosi, anche considerando la compromissione della funzione polmonare. Restano da chiarire i meccanismi alla base dell’associazione tra iperglicemia e peggior prognosi nei pazienti con COVID-19.