I farmaci incretinici contrastano il danno indotto da pasireotide in beta-cellule pancreatiche

Pasireotide è un analogo della somatostatina (SSTA) di nuova generazione, usato per il trattamento di acromegalia, malattia di Cushing e tumori neuroendocrini. Rispetto agli SSTA di prima generazione, come octreotide, che legano con elevata affinità solo il recettore della somatostatina (SSTR)-2, pasireotide lega anche SSTR-5. Dal momento che SSTR-2 e -5 sono altamente espressi in beta-cellule pancreatiche e in cellule enteroendocrine, pasireotide può con effetti diretti ridurre la secrezione di insulina, GLP-1 e GIP, provocando marcata iperglicemia in alcuni pazienti. Gli effetti diabetogeni di pasireotide sono ridotti in vivo dalla co-somministrazione di liraglutide o vildagliptin. In questo lavoro sono stati per la prima volta esplorati i meccanismi attraverso cui pasireotide interferisce sulla sopravvivenza e funzione delle beta-cellule pancreatiche, ed è stato valutato se e come i farmaci incretinici contrastano i danni beta-cellulari indotti da pasireotide. In cellule INS-1E ed in isole pancreatiche umane, la somministrazione di pasireotide 10 nmol/l ha indotto apoptosi e ridotto la secrezione insulinica glucosio-indotta (GSIS), senza alterare il contenuto di insulina. La somministrazione di octreotide pur riducendo la GSIS, non ha indotto invece apoptosi in cellule INS-1E. I farmaci incretinici exendin-4, lixisenatide, liraglutide e saxagliptin sono stati tutti in grado di aumentare la fosforilazione di AKT, ridotta da pasireotide, in cellule INS-1E, e di prevenire l’apoptosi indotta da questo SSTA. Inoltre, gli analoghi del GLP-1, exendin-4 e liraglutide, sono stati in grado di prevenire significativamente l’alterazione delle vie di PKA e del calcio intracellulare indotta da pasireotide, ripristinando la funzione secretoria insulinica. In conclusione, pasireotide può indurre iperglicemia e diabete determinando con un meccanismo diretto una riduzione della sopravvivenza e della funzionalità beta-cellulare. I farmaci incretinici hanno dimostrato di poter prevenire i gli effetti dannosi di pasireotide nelle beta-cellule, ripristinando le vie di segnale di AKT, PKA e del calcio intracellulare. Supportato da Novartis/Recordati.