Valore predittivo del miR-21 nei soggetti disglicemici dello studio DIAPASON dopo due anni di follow-up

L’alterazione del metabolismo del glucosio, come la disglicemia, rappresenta uno dei fattori di rischio per la patogenesi delle complicanze cardiovascolari del diabete. La sfida è ritardarne l’insorgenza attraverso la modificazione degli stili di vita. Il micro-RNA -21 (miR-21) circolante, i ROS e l’idrossi-nonenale (HNE), sono stati proposti come marcatori di danno associato al prediabete in una popolazione ad elevato rischio di sviluppare il T2D. Scopo: Valutare il ruolo del miR-21 nella popolazione dello studio DIAPASON dopo un cambiamento degli stili di vita nei due anni di follow-up (FU2). Materiali e metodi: 531 soggetti con Findrisc score >=9 hanno eseguito FPG, 2hPG, 1hPG e HbA1c, assetto lipidico, insulinemia, HOMA-IR, microalbuminuria, SIF (skin intrinsic fluorescence), funzione endoteliale, miR-21, ROS e HNE. Risultati: 531 soggetti con Findrisc score >=9, sono stati avviati a un intervento sul proprio stile di vita mirato principalmente all’adozione della Dieta Mediterranea (MedDiet) e lieve attività fisica. I soggetti sono stati suddivisi in 2 gruppi: A) euglicemici (N=325, EUG), B) disglicemici (N=206, DYS). Il gruppo-EUG è stato rivalutato al 2^ anno di FU, il gruppo-DYS è stato rivalutato a 1^ e 2^ anno di FU. A 2-FU, il drop-out per EUG è di 85%, e per DYS è stato del 45%. Il gruppo-DYS a 1-FU ha mostrato un miglioramento dell’assetto cardiometabolico, in termini di riduzione del BMI, della circonferenza vita, del peso, della funzionalità endoteliale, riduzione dei parametri glicemici, dell’insulinemia e di HOMA-IR, in maniera significativa. I marcatori di Ox-stress (ROS, HNE) e miR-21 si sono ridotti dopo il FU1. Al FU-2, 142 soggetti hanno ripetuto le misurazioni: i soggetti mostravano una mancata aderenza al piano preventivo dedotto dall’aumento significativo del miR-21/ROS/HNE rispetto al FU1 (p<0.0001). I parametri glicemici, l’assetto lipidico, la microalbuminuria non sono cambiati fra FU1 e FU2, contrariamente a quanto osservato fra il baseline e ilFU1. Conclusioni: Il cambiamento degli stili di vita ha influenzato l’espressione del miR-21 plasmatico e del suo asse di danno. I livelli di miR-21 rispecchiano simmetricamente l’andamento dei parametri glicemici e dello stress ossidativo, confermando il suo ruolo nella patogenesi del danno da iperglicemia. Ringraziamenti: Ricerca Corrente Ministero della Salute; Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi.