Un elevato FIB4 predice alterata mineralizzazione ossea in soggetti obesi con o senza diabete tipo 2

Background: Le epatopatie croniche si associano ad un aumento del rischio di fratture, soprattutto in presenza di uno stadio avanzato di malattia. L’associazione tra fragilità ossea ed epatopatia metabolica è invece meno chiara, soprattutto per la presenza di una massa minerale ossea spesso normale o aumentata nei pazienti sovrappeso/obesi. Inoltre, i dati sull’associazione tra fibrosi epatica, stimata attraverso marker come il FIB-4, e il grado di mineralizzazione ossea negli individui dismetabolici sono scarsi. Scopo di questo studio è stato indagare l’associazione tra presenza di NAFLD, fibrosi epatica e stato di salute dell’osso in soggetti con obesità, con o senza diabete di tipo 2 (DT2). Metodi: Per questo studio, sono stati reclutati 100 individui obesi presso gli ambulatori dell’Università Sapienza di Roma. I partecipanti sono stati sottoposti a caratterizzazione metabolica, ecografia epatica e valutazione DXA; in un sottogruppo di pazienti (n= 18) la diagnosi di NAFLD è stata eseguita mediante biopsia epatica. I marcatori di turnover osseo (osteopontina (OPN), osteoprotegerina (OPG), osteocalcina, sclerostina) sono stati misurati nel plasma mediante kit Milliplex. Risultati: Nella nostra popolazione (%F: 75%, età: 46±10,6 anni, BMI: 42,6±5,6 kg/m2; 20% DT2 + 30% IFG), i soggetti con NAFLD avevano un T-score significativamente inferiore rispetto ai pazienti senza NAFLD (p= 0.04). La riduzione del T-score si associava ad un maggiore FIB-4 (p= -0.01) e alla presenza di IFG/DT2 (p= 0.03). Inoltre, il FIB-4 correlava linearmente con i livelli di OPG (p= 0.004). All’analisi di regressione multivariata, il FIB-4 era in grado di predire una riduzione del T-score indipendentemente da potenziali confondenti (sesso, BMI, IFG/DT2, fumo; p= 0.02). L’associazione tra NAFLD e ridotto T-score si confermava nel sottogruppo di soggetti sottoposti a biopsia epatica, nei quali il T-score si riduceva progressivamente all’aumentare della severità della NAFLD (p<0.05). Conclusioni: Questo studio ha dimostrato l’esistenza di un’associazione tra ridotta mineralizzazione ossea e segni di fibrosi in pazienti con NAFLD, suggerendo potenziali meccanismi comuni alla base della alterata omeostasi ossea e del coinvolgimento epatico in presenza di insulino-resistenza.