Sovrappeso e obesità sono associati ad un aumento dei livelli di SGLT-1 e GLUT-5 nel duodeno

Recentemente è stato dimostrato che i soggetti obesi, rispetto ai normopeso, presentano un incremento dell’assorbimento intestinale del glucosio accompagnato da aumentati livelli duodenali di mRNA del co-trasportatore sodio/glucosio di tipo 1 (SGLT-1), ma non del trasportatore del glucosio di tipo 2 (GLUT-2). Rimane però da chiarire se soggetti in sovrappeso o con obesità presentano elevati livelli proteici di SGLT-1 e GLUT-2 nel duodeno. Inoltre, sebbene diverse evidenze suggeriscono che l’aumentato consumo di fruttosio contribuisca all’insorgenza dell’obesità, il ruolo del trasportatore intestinale del fruttosio GLUT-5 nella patogenesi dell’obesità non è stato ancora esplorato. In questo studio abbiamo valutato i livelli proteici duodenali dei trasportatori dei monosaccaridi SGLT-1, GLUT-2 e GLUT-5 mediante Western Blot in 50 soggetti non diabetici sottoposti a caratterizzazione antropometrica e biochimica, OGTT e gastroduodenoscopia con biopsie della mucosa duodenale, suddivisi in base ai livelli di BMI in tre gruppi: normopeso (n=11), sovrappeso (n=15) e obesi (n=24). Rispetto ai soggetti normopeso, quelli in sovrappeso e obesi presentavano un progressivo aumento dei livelli duodenali di SGLT-1 (+10 e +20% rispettivamente, P=0.04) e GLUT-5 (+10 e + 30% rispettivamente, P=0.01). Al contrario, non sono state riscontrate differenze nei livelli duodenali di GLUT-2 tra i tre gruppi. All’analisi univariata, i livelli duodenali di SGLT-1 e GLUT-5 correlavano positivamente con BMI, circonferenza addome, glicemia ad 1h, insulinemia a digiuno, 1h e a 2h durante OGTT. Inoltre, aumentati livelli duodenali di GLUT-5 si associavano ad un incremento dei livelli sierici di acido urico (r=0.40; P=0.04), prodotto del metabolismo del fruttosio implicato nella patogenesi dell’obesità e delle sue complicanze. In conclusione, i nostri dati dimostrano l’associazione diretta tra incremento ponderale ed espressione proteica di SGLT-1 e GLUT-5 nella mucosa duodenale, suggerendo che l’inibizione dei trasportatori intestinali SGLT-1 e/o GLUT-5 può rappresentare una strategia terapeutica per la prevenzione e il trattamento dell’obesità.