RETINOPATIA DIABETICA: DALLA TELEMEDICINA ALLA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE

Abstract

La Retinopatia Diabetica è la più importante complicanza oculare del Diabete Mellito e costituisce la principale causa di cecità legale nei soggetti in età lavorativa (20-65 anni). Accanto alla necessità di uno screening precoce esiste la necessità di creare percorsi di cura e di definire numericamente il problema per allocare delle risorse utili a prevenire il danno visivo che può portare a cecità nel 6% dei casi. Obiettivo: valutare l’efficacia della Telemedicina nel raggiungere i pazienti in modo opportunistico nel corso di una consueta visita Diabetologica e documentare la possibilità di fare da filtro alla visita Oculistica completa mediante l’uso di foto fundus eseguita col Retinografo, refertata in differita dall’oftoalmologo, concentrando le risorse specialistiche sui casi a rischio. Materiali e Metodi: sono stati sottoposti a Screening 347 pazienti afferenti in Diabetologia per la visita di controllo, che hanno eseguito le foto al fundus oculi mediante Retinografo non midriatico a sette campi, in maniera opportunistica. Il 46,1% dei pazienti (160) arruolati era affetto da Diabete di Tipo 1 e il 49,6% da Diabete di Tipo 2 (172). Il 4,3% (15) presentava Diabete non classificabile né col Tipo 1 né col Tipo 2. Risultati: dei 694 occhi sottoposti a Screening, 197 sono risultati positivi in un grado di valore, 456 hanno avuto diagnosi di non Retinopatia Diabetica e 41 immagini sono risultate non interpretabili. Tenendo conto delle 124 visite Oftalmologiche, è stato possibile mettere a confronto 209 occhi, sottoposti sia a Screening con Retinografo che a biomicroscopia. Nel confronto tra Screening con Retinografo e biomicroscopia, il K di Cohen ha ottenuto un valore di 0,86. Conclusioni: i nostri dati suggeriscono che l’utilizzo di retinografo e Telemedicina rappresentano un metodo rapido ed efficace nel facilitare la collaborazione tra Diabetologi e Oculisti, riducendo i costi di gestione e migliore utilizzo delle risorse che andrebbero a convergere verso i soli pazienti a rischio, con percorsi strutturati e condivisi con presa in carico del paziente a rischio, dalla diagnosi alla terapia.


Tipo: PD
Codice: 40