L’obesità viscerale è associata alla disfunzione autonomica negli adulti con diabete autoimmune

Background e obiettivi: La prevalenza del sovrappeso e dell’obesità sta aumentando nelle persone con diabete autoimmune, ma si conosce ancora poco circa il loro impatto sul rischio di complicanze croniche. In questo studio abbiamo valutato se l’obesità viscerale si associ a disfunzione autonomica nei pazienti con diabete autoimmune. Materiali e metodi. Sono stati arruolati 63 pazienti con diabete autoimmune (59% maschi; età 49±12 anni, BMI 25±5 Kg/m2). In questi soggetti è stata effettuata valutazione della composizione corporea tramite assorbimetria a raggi x a doppia energia (DXA). La presenza di disfunzione autonomica è stata valutata tramite il Composite Autonomic Symptom Score 31 (Compass31). I test autonomici cardiovascolari riflessi (CARTs) per la diagnosi di CAN sono stati effettuati in 49 pazienti. Risultati: L’esame DXA ha mostrato una massa grassa media nella popolazione arruolata di 19.1±8.3 kg (26.1±7.6% della massa grassa totale) con una adiposità viscerale stimata media (VAT) di 401.7±226.7 g. Il punteggio medio al COMPASS31 è stato 15.9±13.2. La CAN è stata diagnosticata in 22 pazienti (44.9%). Un aumento dell’adiposità viscerale si associava ad un punteggio COMPASS31 più elevato nel dominio gastrointestinale (coefficiente beta corretto [95% intervallo di confidenza]: 1.69 [0.14-3.23], p=0.033), ma non con il punteggio COMPASS31 totale (coefficiente beta corretto [95% intervallo di confidenza]: -0.30 [-0.76-16.0], p=0.19). I pazienti con la CAN mostravano una maggiore percentuale di VAT rispetto ai pazienti senza CAN (512.8±217.2 g vs 366.0±221.9 g, p=0.037). Tali risultati si confermavano anche dopo correzione per età, sesso, HbA1c e livelli di colesterolo HDL. Al contrario, la massa grassa totale non si associava né alla presenza di sintomi autonomici né alla presenza di CAN. Conclusioni: Questo studio dimostra che il tessuto adiposo viscerale, ma non la massa grassa totale, si associa alla presenza di disfunzione autonomica nei pazienti con diabete autoimmune e sottolinea la necessità di ulteriori studi sulle conseguenze dell’obesità nel diabete autoimmune.