La lipotossicità altera il differenziamento degli organoidi intestinali

Recenti studi hanno dimostrato che i cambiamenti funzionali e strutturali delle cellule intestinali osservati nelle patologie metaboliche sono correlati ad alterazioni nei loro processi di sviluppo e di differenziamento, tuttavia i meccanismi molecolari alla base di tali alterazioni non sono noti a causa della mancanza di un valido modello di studio. Gli organoidi sono cluster di cellule che si organizzano in strutture tridimensionali e che riproducono in vitro l’organo da cui derivano; essi vengono attualmente usati per gli studi sul differenziamento cellulare. L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di analizzare i precursori staminali delle cellule intestinali e di studiare il loro differenziamento negli organoidi intestinali dopo esposizione cronica ad alte concentrazioni di palmitato. Gli organoidi sono stati isolati dall’intestino di topi del ceppo C57BL/6J ed esposti cronicamente (48 ore) a differenti concentrazioni di palmitato. Dopo tale esposizione è stata analizzata la morfologia degli organoidi intestinali in time-lapse e l’espressione genica dei marcatori di staminalità e differenziamento delle cellule intestinali. La lipotossicità alterava la crescita e la morfologia degli organoidi. L’analisi dei trascritti indicava un’alterazione del pattern metabolico-cellulare negli organoidi esposti a palmitato. In particolare si evidenziava una ridotta espressione dei marker di staminalità (LGR5 E PROM1) ed un incremento nell’espressione dei marker di differenziamento delle cellule della linea secretoria. L’analisi dei marker delle cellule endocrine mature indicava un aumento nella sintesi della colecistochinina. Infine anche i marker specifici degli enterociti e delle cellule mucipare, alterati nelle patologie metaboliche, erano deregolati. Questi risultati dimostrano che la lipotossicità altera la morfologia e la crescita degli organoidi con effetti sul differenziamento e sulla funzione delle cellule intestinali. Questi dati potrebbero contribuire alla comprensione della disfunzione secretoria intestinale nel diabete.