IL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE DIABETICO DI TIPO 2 CON INSUFFICIENZA RENALE: NUOVE OPPORTUNITÀ

Abstract

La malattia renale (MR) è una condizione di importante rilevanza epidemiologica, dovuta in parte all’aumento della vita media, in parte alla crescente incidenza ed all’esordio precoce di malattie che patogeneticamente ne favoriscono la comparsa: ipertensione, diabete di tipo 2. Negli stadi intermedi ed avanzati di MR, per il diabetologo clinico, era inevitabile la prescrizione dell’Insulina (I), per la mancanza di farmaci orali validati da studi controllati. Dal 2.007 sono stati commercializzati DPPIV-I, farmaci patogenetici del trattamento del D2. Attualmente ne sono in commercio 5, caratterizzati da differente potenza e farmacocinetica. Abbiamo trattato con Linagliptin (L), 37 pazienti con vario grado di MR (da VFG 45 ml/min a necessità di ED o DP); di questi 26 maschi, 10 femmine; l’età variava da 68 a 92 anni. Il razionale della scelta è la prescrivibilità di L a dosaggio pieno, per qualunque grado di insufficienza renale. Abbiamo trattato con L pazienti in trattamento ED o DP modificando lo schema insulinico BB con la sospensione dell’analogo prandiale prima, in seguito anche dell’Insulina basale, se valutavamo fattibile l’opzione. In tali pazienti il fabbisogno insulinico variava da 18 a 34 U. In tutti i pazienti in trattamento ED o DP, abbiamo ottenuto valore di Hb glicata come da raccomandazione delle Società Scientifiche. Il trattamento per altri è consistito nella prescrizione del farmaco in prima battuta, in mono terapia od associato ad Insulina basale od IGO compatibili col grado di VFG. Il dosaggio di Glargine per i pazienti che ne hanno avuto necessità variava da 14 a 26 U. In tutti i pazienti abbiamo ottenuto valore di Hb glicata compatibile col grado di compenso metabolico raccomandato dalle Società Scientifiche, risultato che ha semplificato enormemente il trattamento e la qualità di vita, soprattutto nei pazienti insulinizzati. Tre pazienti sono usciti dal protocollo: uno per necessità di insulinizzazione intensiva nell’ambito di scompenso CC, un altro per insuccesso terapeutico a L, un altro perché sfuggito al follow-up. Gli DPPIV-I sono farmaci maneggevoli, sicuri dal punto di vista CV. Il Linagliptin ci ha permesso di trattare con successo senza analoghi prandiali i pazienti descritti.


Tipo: PD
Codice: 230