È necessaria una presa in carico genere-specifica nel diabete?

Introduzione
La letteratura indica che le donne diabetiche presentano un peggior profilo metabolico e una maggiore frequenza di complicanze macrovascolari rispetto agli uomini. Le donne diabetiche presentano inoltre minore benessere psicologico e livelli più elevati di ansia, depressione e distress diabete-correlato.
Metodi
Pazienti di 18-80 anni con diagnosi di diabete di tipo 1 (DM1) o 2 (DM2) sono stati arruolati presso l’U.O. di Endocrinologia dell’ospedale S.Orsola di Bologna tra Maggio e Ottobre 2017. I pazienti hanno compilato un questionario socio-demografico e scale di autovalutazione della depressione (PHQ-9), benessere psicologico (WHO-5), distress legato al diabete (PAID-5) e autoefficacia percepita (IT-DMSES). Il profilo socio-demografico e clinico è stato messo a confronto tra uomini e donne nei due tipi di diabete.
Risultati
Il campione comprende 105 pazienti con DM1 (49% donne) e 141 con DM2 (42% donne). Nel DM1 le donne presentavano valori di emoglobina glicata (HbA1c) superiori a 53 mmol/mol (84.6% vs 50.9%, p<0.001) e disturbi tiroidei (23.1% vs. 5.7%, p<0.05) con frequenza maggiore rispetto agli uomini. La complicanza più comune era la retinopatia in ambo i generi (40%).
Nel DM2 gli uomini presentavano con maggior frequenza complicanze neurologiche (18.3% vs 6.8%, p= 0.048), renali (20.7% vs 6.8%, p=0.022) e cardiopatia ischemica (40.2% vs 20.3%, p =0.012). Inoltre assumevano più frequentemente solo ipoglicemizzanti orali (46.3% vs 33.9%) o solo insulina (20.7% vs 6.8%), mentre le donne assumevano in maggioranza una terapia combinata (59.3% vs 31.7%). Nelle donne infine sono stati riscontrati punteggi medi significativamente più elevati di depressione e distress, e livelli più bassi di benessere psicologico.
Discussione
I risultati confermano che le donne con DM2 hanno diversi profili di complicanze e livelli più elevati di depressione e distress rispetto agli uomini. Ciò comporta la necessità di interventi di presa in carico genere-specifici, come raccomandato da organismi internazionali e nazionali che prevedono l’implementazione della medicina di genere.