Effetti della terapia educazionale sulla gestione dell’ipoglicemia in pazienti con DM2

Le ipoglicemie si associano ad aumentato rischio di co-morbilità e a peggioramento della qualità di vita del paziente con DM2. Quindi è fondamentale trattare adeguatamente le ipoglicemie, specie nei più fragili. Scopo: verificare le conoscenze e la gestione dell’ipoglicemia nei soggetti con DM2 già sottoposti a training educativo. Materiali e Metodi: studiati 41 pazienti con DM2, seguiti c/o la S.C. di diabetologia di Arezzo. I pazienti, in terapia con ipoglicemizzanti orali o MDI, erano stati sottoposti a training educativo medico/infermieristico sul trattamento delle ipoglicemie, almeno 6 mesi prima dello studio (range 6-12 mesi). A dicembre 2017 è stato consegnato ai pazienti un questionario per verificare la frequenza di ipoglicemie (lievi/moderate/severe) e il loro trattamento.
Risultati: 41 pazienti (20F, 21M), età (68±14), durata DM2 17±13 anni, presentavano HbA1c 7,1±0,8% all’inizio dello studio. 17 erano in terapia con sulfaniluree (eventualmente associata ad insulina basale) e 23 in MDI. Tutti avevano effettuato training educativo medico/infermieristico sul trattamento delle ipoglicemie, almeno 6 mesi prima dello studio (range 6-12 mesi). Nel primo gruppo, i pazienti hanno riferito meno di 12 episodi ipoglicemici/anno e nessuna ipoglicemia severa. Tuttavia, nel 90% dei casi il trattamento delle ipoglicemie è risultato errato (i pazienti assumevano dolciumi e carboidrati complessi); nessuno riferiva di possedere glucagone per il trattamento delle ipoglicemie severe. I pazienti in MDI, hanno riferito almeno un episodio ipoglicemico a settimana e il 30% dei pazienti ha presentato un episodio di ipoglicemia severa nel corso dell’ultimo anno, con necessità di aiuto da parte dei familiari o del personale sanitario. Il trattamento delle ipoglicemie è risultato adeguato nel 70% dei pazienti. Tuttavia, il 30% dei pazienti ha dichiarato di assumere dolciumi per il trattamento delle ipoglicemie e/o di saltare la somministrazione di insulina per evitare ipoglicemie successive. Solo il 30% dei pazienti in MDI era in possesso di glucagone. Conclusioni: nella nostra esperienza una cospicua percentuale di pazienti (sopratutto trattati con ipoglicemizzanti orali) è carente nella gestione delle ipoglicemie nonostante il training educativo. È fondamentale verificare e rinforzare l’effettivo apprendimento del paziente.