Differenza di genere e rischio di eventi cardiovascolari in pazienti con piede diabetico

Background: il rischio di successivi eventi cardiovascolari o di insufficienza renale è fortemente incrementato in pazienti affetti da piede diabetico, (PD). Tale complicanza risulta più frequente nel sesso maschile, mentre resta da accertare se anche per l’eccesso di rischio di eventi cardiovascolari associato al PD vi sia analoga differenza di genere. Per rispondere a questo quesito abbiamo considerato il rischio di ospedalizzazione per eventi cardiovascolari (ASCVD: infarto miocardico o stroke ischemico o insufficienza cardiaca) o per insufficienza renale cronica (CKD) stratificato per sesso in una popolazione di pazienti diabetici residenti in Toscana nel periodo 2012-2016. Metodi: la popolazione dei diabetici residenti in Toscana al 1° gennaio 2012, individuata secondo database amministrativi veniva divisa in due sottogruppi coloro che avevano avuto una pregressa ospedalizzazione per PD (ulcere, infezioni , amputazioni maggiori o minori, gangrena o Charcot) e coloro che non avevano avuto ospedalizzazioni per PD, stratificati per sesso. Dal registro regionale delle ospedalizzazioni, veniva infine valutato nei due gruppi il rischio associato alla prima ospedalizzazione per ASCVD o CKD, mediante regressione di Cox aggiustando per età, e co-morbidità (Charlson Index di precedenti ricoveri) separatamente nei due sessi. Risultati: Sono stati individuati 240238 pazienti con diabete di cui 121442 maschi e 118796 femmine. Dopo aggiustamento per età, sesso, Charlson Index, il sesso maschile si mostrava associato ad un maggior rischio di PD: Odds Ratio (OR): 2.018 (95% CI: 1.901-2.141); p<0.0001. Il rischio aggiustato di ospedalizzazione per ASCVD o CKD dovuto alla precedente diagnosi di PD era tuttavia maggiore tra le femmine: Hazard Ratio (HR): 1.647 (1.470-1.838) rispetto ai maschi: HR: 1.458 (1.348-1.574); p=0.04 per confronto tra i sessi. Conclusioni: nella nostra popolazione il rischio di ospedalizzazione per piede diabetico è due volte maggiore tra i maschi, mentre il rischio di ospedalizzazione per ASCVD, aggiustato per i fattori confondenti nei pazienti con pregressa ospedalizzazione per PD si mostra significativamente maggiore tra le femmine.