Alterazioni cardiache precoci nelle persone con diabete: relazione con il compenso glicemico

Introduzione: le persone con diabete mellito di tipo 2 sono esposti a un’elevata frequenza di complicanze cardiovascolari e alterazioni della funzione ventricolare sinistra anche in assenza di altri fattori di rischio. Lo strain longitudinale globale del ventricolo sinistro (GLS) è un marker precoce di disfunzione sistolica, utile in pazienti diabetici con Frazione di Eiezione conservata. Metodi: sono stati arruolati 115 pazienti con diabete mellito di tipo 2 con BMI <40 ed età compresa tra 30 e 80 anni, con anamnesi negativa per patologie cardiovascolari. I partecipanti sono stati sottoposti ad ecocardiografia transtoracica a riposo. È stata eseguita l’analisi speckle-tracking ed è stato calcolato il GLS del ventricolo sinistro tramite le viste apicali a 2, 3 e 4 camere. Infine è stato registrato un ECG continuo per 30 minuti (Holter) a riposo, utilizzato per la ricerca della neuropatia autonomica tramite la valutazione della variabilità dell’intervallo RR. Risultati: l’analisi di correlazione univariata ha mostrato una correlazione inversa tra HbA1c e GLS (coefficiente di correlazione -0,201, p=0,048). L’analisi multivariata ha confermato la correlazione tra Emoglobina glicata e GLS. Anche il BMI e la circonferenza vita sono risultati correlati in maniera significativa (p=0,002 e >0,001 rispettivamente), così come la pressione arteriosa diastolica (p=0,45), ma non la sistolica. I valori di GLS non sono risultati significativamente differenti tra i soggetti che presentavano microalbuminuria o macroalbuminuria rispetto ai valori dei soggetti (p=0,825). Allo stesso modo non vi sono state differenze significative tra i pazienti con o senza segni di Retinopatia Diabetica (p=0,57). Conclusioni: il nostro studio mostra una correlazione diretta tra compenso glicemico e funzione cardiaca misurata con GLS nei soggetti con DMT2 privi di patologie cardiovascolari; mostra inoltre una correlazione inversa tra GLS e BMI. Questi risultati suggeriscono un possibile ruolo diretto della glucotossicità sul deterioramento della funzione cardiaca nelle persone con diabete, con meccanismo indipendente dal danno macrovascolare e microvascolare.