Presa di posizione del Consiglio Direttivo sulla “Research Misconduct”

Cari colleghi e amici,

come probabilmente vi è noto, la SID ha una Commissione per la Integrità Scientifica che prende in esame eventuali casi di Research Misconduct che le vengono sottoposti dal Consiglio Direttivo. Queste iniziative del Consiglio Direttivo sono doverose in quanto sancite dallo Statuto societario nella parte relativa all’osservanza da parte dei soci di quanto previsto dal nostro Codice Etico (reperibile nel portale www.siditalia.it).

Il Consiglio Direttivo non svolge attività investigativa proattiva sulla Research Misconduct ma recentemente è stata portata alla sua conoscenza una situazione che la configura in maniera inequivocabile. Si tratta di una double submission di un articolo originale. Da notare che gli autori dell’articolo in questione hanno avuto diversi altri articoli ritirati dopo la pubblicazione (retracted) da varie riviste per manifesto auto-plagio (in pratica si trattava di articoli identici o molto simili fra loro). Di questo si è avuta notizia nelle scorse settimane. Alcuni di questi autori sono soci della SID. La Commissione per l’Integrità Scientifica ha esaminato il caso e raccomandato una sanzione. Il Consiglio Direttivo ha pertanto deliberato all’unanimità di applicare una identica sanzione a tutti i soci SID che hanno sottoposto lo stesso articolo contemporaneamente a due riviste (una delle quali è la nostra NMCD) e che hanno in precedenza ripetutamente pubblicato articoli identici o simili tanto da meritarsi un ritiro da parte delle riviste dove erano stati pubblicati.

La sanzione consta nell’esclusione per un triennio dalle attività scientifiche e formative della SID, dalle cariche sociali o da incarichi societari, dalla possibilità di acquisire finanziamenti da parte della SID o di partecipare all’attribuzione di premi e riconoscimenti da parte della società. Il triennio ha decorrenza immediata. Durante questo periodo la SID eserciterà una stretta sorveglianza sulla attività scientifica di questi soci. Se in questo periodo dovesse essere rivelata un’ulteriore pratica di Research Misconduct, potrà essere considerata una proposta all’Assemblea societaria per una eventuale espulsione dalla SID.

Il Consiglio Direttivo ha deliberato di non rendere pubblici i nominativi dei soci coinvolti nella vicenda per rispetto delle vigenti norme sulla privacy ma di rendere pubblico l’accaduto e la sanzione applicata per affermare con forza il principio che la SID depreca e avversa la Research Misconduct. Quest’ultima, contraria al Codice Etico societario, va combattuta anche per evitare che i più giovani possano dedurre che tali pratiche siano tollerate, essendo tentati di adottarle per arricchire il proprio curriculum scientifico. I soci e i non soci che in Italia operano nell’area diabetologica devono essere consapevoli che la SID considera parte integrante della propria missione anche la promozione della cultura dell’onestà intellettuale e dell’integrità scientifica. La SID non intende permettere che il prestigio e la credibilità internazionale di cui l’Italia gode nel campo della ricerca diabetologica grazie al lavoro di centinaia di ricercatori possano essere minati dal comportamento fraudolento di pochissime persone.

Il Consiglio Direttivo della SID