Position Statement su “Allergie, intolleranze alimentari e terapia nutrizionale dell’obesità e delle malattie metaboliche”. Coord. intersocietario SID, AMD, ADI, ANDID, SIO, SINU, SINUPE

Società Italiana di Diabetologia (SID), Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI), Associazione Medici Diabetologi (AMD), Associazione Nazionale Dietisti (ANDID), Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), Società Italiana di Nutrizione Pediatrica (SINUPE) e Società Italiana dell’Obesità (SIO)

WRITING COMMITTEE

Coordinamento Scientifico

SID: Dott.ssa Rosalba Giacco, CNR-Istituto di Scienze dell’Alimentazione, Avellino

Delegati
ADI: Dott.ssa Barbara Paolini, UO Dietetica e Nutrizione Clinica – AOU Senese, Policlinico Santa Maria alle Scotte, Siena
AMD: Dott. Sergio Leotta, Direttore UOC Diabetologia e Dietologia, Ospedale Sandro Pertini, ASL Roma 2
ANDID: Dott.ssa Ersilia Troiano, Direzione Servizi Educativi e Scolastici, Municipio III, Roma Capitale
SINU/SINUPE: Dott.ssa Elvira Verduci, Clinica Pediatrica, Ospedale San Paolo, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Milano
SIO: Dott.ssa Margherita Caroli, già responsabile dell’U.O. Dipartimentale Igiene della Nutrizione, ASL Brindisi

 

PREFAZIONE

L’epidemia globale dell’obesità e le difficoltà di raggiungere e mantenere una condizione di normopeso nel lungo termine hanno creato nel corso degli ultimi anni un ampio interesse nell’opinione pubblica accompagnato, però, dalla moltiplicazione di approcci terapeutici proposti da figure professionali disparate per formazione e competenza oltre che da un vasto e remunerativo mercato per la produzione di prodotti, strumenti, metodi e programmi utilizzati al fine della perdita di peso, definito con il termine di “diet-industry”. In molti casi, la diet-industry ha finalità meramente economiche poiché fa leva sull’esigenza delle persone che vogliono o devono perdere peso e sulla loro insufficiente conoscenza dei prodotti o delle procedure proposte. Per queste ragioni, il mercato dei prodotti “dietetici” che promettono consistenti perdite di peso si è popolato di prodotti di dubbia efficacia e di diete prive di solide basi scientifiche. In questo contesto è sorto il cosiddetto fenomeno delle “popular diets”, definibili come “diete alla moda”, che godono di un successo mediatico e di pubblico, per lo più temporaneo, in virtù di benefici poco credibili rafforzati dalla testimonianza di personaggi del mondo dello spettacolo o dello sport.

In aggiunta alle revisioni sistematiche della letteratura, che hanno evidenziato come alcune delle “popular diets” (a basso contenuto di carboidrati, a basso contenuto di grassi, a basso indice glicemico, Atkins) possano essere considerate un modello alimentare equilibrato, nutrizionalmente adeguato e sostenibile nel lungo termine, il limite maggiore consiste nel fatto che non esistono studi clinici rigorosi e a lungo termine che hanno confrontato gli effetti delle diverse popular diets in termini di efficacia e sicurezza.

A rendere ancora più complesso e, sotto certi aspetti, più preoccupante il quadro è la diffusa idea che il sovrappeso e l’obesità siano conseguenza di una presunta condizione di allergia o intolleranza alimentare. Negli ultimi anni vi è stata una vera e propria esplosione, soprattutto a livello di web e social network, di regimi alimentari restrittivi, basati su test diagnostici di “intolleranza alimentare” eseguiti su disparati campioni biologici (sangue, saliva, capelli) e considerati idonei a identificare le cause patogenetiche del sovrappeso. La maggior parte di queste informazioni derivano da siti internet dedicati alle cosiddette medicine non convenzionali mentre non esistono rigorose evidenze scientifiche che supportino l’utilizzo di questi test per diagnosticare reazioni avverse agli alimenti o per predire eventuali future reazioni.

In questo preoccupante scenario, Società Italiana di Diabetologia (SID), Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI), Associazione Medici Diabetologi (AMD), Associazione Nazionale Dietisti (ANDID), Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), Società Italiana di Nutrizione Pediatrica (SINUPE) e Società Italiana di Obesità (SIO) hanno elaborato il presente Position Statement sul “Ruolo delle allergie, delle intolleranze alimentari e della terapia nutrizionale nell’obesità e nelle malattie metaboliche”. Questo documento congiunto ha lo scopo di svolgere un’analisi della documentazione scientifica alla base dei fenomeni delle diet-industry, delle popular diets o delle presunte “intolleranze alimentari” e una valutazione oggettiva sulle evidenze scientifiche esistenti per fornire al mondo scientifico e professionale un utile riferimento su queste tematiche. Il presente Position Statement rappresenta la posizione ufficiale delle Società Scientifiche che hanno partecipato alla stesura. In mancanza di studi scientifici o di pubblicazioni rilasciati da organizzazioni ed enti pubblici o regolatori, gli estensori del documento si sono avvalsi del proprio giudizio e della loro esperienza. È stato fatto ogni sforzo per raggiungere un consenso tra tutti gli autori. Questo documento di Position Statement deve essere considerato una guida, ma non può essere visto come prescrittivo per il singolo paziente e non può sostituire, in ogni caso, il giudizio clinico.

Giorgio Sesti Presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID) 

Antonio Caretto Presidente dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI)

Nicoletta Musacchio Presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD)

Ersilia Troiano Presidente dell’Associazione Nazionale Dietisti (ANDID)

Pasquale Strazzullo Presidente della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU)

Enrica Riva Presidente della Società Italiana di Nutrizione Pediatrica (SINUPE)

Paolo Sbraccia Società Italiana di Obesità (SIO)