Lettera di insediamento del Presidente della SID Giorgio Sesti

Cari Amici e Colleghi,

si sono appena spente le luci e, letteralmente, gli altoparlanti del 26° Congresso Nazionale della Società Italiana di Diabetologia con un successo di critica e di stampa grazie all’opera infaticabile del Prof. Enzo Bonora, supportata con grande impegno e passione dal Consiglio Direttivo, dai Comitati e, in particolare, da quello Scientifico, dallo staff di Segreteria e dalla agenzia I&C. Il successo dell’evento è testimoniato dalla presenza assidua nelle aule del Palazzo dei Congressi di Rimini dei 1700 partecipanti e dagli apprezzamenti ricevuti per l’alto profilo scientifico e formativo dell’evento. Il tutto condito da un’atmosfera cordiale, amichevole, familiare insomma in una parola “rock” (vedere video “virale” sul web). Desidero ringraziare ancora una volta l’amico Enzo Bonora per i successi conseguiti durante il suo mandato e per la disponibilità a continuare a lavorare in SID con altro prestigioso incarico.

Ma la SID non può vivere sugli allori dei successi e a me e ai membri del Consiglio Direttivo vecchi e nuovi, a quest’ultimi formulo il mio personale benvenuto, spetta il compito di continuare e, se possibile implementare, l’opera del Consiglio Direttivo uscente per il biennio 2016-2018 nel desiderio di poter ottenere il vostro apprezzamento e quello di tanti altri operatori nel campo della Diabetologia che ancora non sono soci SID. Desidero in particolare, formulare i migliori auguri di buon lavoro al mio caro amico Prof. Francesco Purrello che è stato designato dal Consiglio Direttivo Presidente Eletto della SID.

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Desidero mettere a disposizione di tutti voi l’esperienza maturata in molti anni di attività sul piano clinico, scientifico, formativo, gestionale, istituzionale e societario per proseguire nell’azione di sviluppo della Diabetologia Italiana e di valorizzazione del ruolo del Diabetologo. Sono certo che le competenze acquisite sul campo e la forte motivazione a concorrere alla crescita della Società potranno essere un patrimonio da investire in seno al Consiglio Direttivo per il rafforzamento della missione scientifico-culturale, formativa e clinica della SID.

Sebbene la Comunità Diabetologica Italiana abbia raggiunto un consolidato prestigio nazionale e internazionale nel campo clinico e scientifico e nonostante la malattia diabetica sia riconosciuta da organismi internazionali quali l’ONU, Unione Europea e OMS come un’emergenza sotto l’aspetto epidemiologico e dell’impiego di risorse economiche, è esperienza comune come decisori politici e amministratori della sanità poco lungimiranti stiano compromettendo quel patrimonio rappresentato dal modello clinico-assistenziale basato sui team diabetologici. È quindi fondamentale intraprendere, in sinergia con altre associazioni di medici e con le associazioni dei pazienti, tutte le iniziative atte a difendere e implementare il modello assistenziale basato sui team diabetologici.

Non meno importanti sono le missioni della nostra Società nel campo della formazione e della ricerca a cui dedicherò grande impegno con l’intento di valorizzare un folto gruppo di giovani impegnati nella ricerca e nella cura del diabete. A tale scopo è già partita l’iniziativa della creazione del gruppo Giovani Diabetologi della Società Italiana di Diabetologia SID (GID) a cui tengo molto perché essi costituiscono il futuro della Diabetologica Italiana.

La costante crescita della SID nel campo della formazione è testimoniata da una ricca offerta di eventi formativi residenziali e a distanza che hanno trovato l’apprezzamento dei professionisti impegnati nella cura del diabete. Sarà mio impegno concorrere a un’ulteriore crescita dell’offerta formativa anche grazie a formati innovativi e interattivi che utilizzino al meglio le nuove tecnologie multimediali.

La ricerca non solo costituisce una missione per la SID ma direi che è parte integrante del suo “DNA”. La SID ha promosso e sostenuto importanti progetti quali il NIRAD, GENFIEV, MIND-IT, RIACE, TOSCA, ARNO i cui risultati sono stati e sono tuttora oggetto di pubblicazioni sulle più prestigiose riviste internazionali. A fronte di questi sforzi coronati da successo, è triste dovere costatare come gli investimenti pubblici e privati nel campo della ricerca, in generale, e nel campo del diabete, in particolare, siano ridottissimi. Quest’osservazione è ancora più amara se si considera che gli indici citazionali (che indicano la qualità di un articolo scientifico) delle pubblicazioni prodotte in Italia nel campo del diabete e delle malattie metaboliche collocano il nostro Paese al terzo posto nel mondo davanti a Nazioni che investono molto in ricerca quali Canada, Germania, Giappone, Francia, Svezia, Australia. Malgrado le difficoltà congiunturali e la spending review che colpisce anche gli investimenti in ricerca, è mia ferma intenzione promuovere la ricerca scientifica cercando forme di finanziamento e promuovendo nuovi progetti attraverso il Centro Studi e Ricerche.

La SID è stata per me un vero e proprio “gymnasium” scientifico e umano perché mi ha consentito di conoscere nel corso degli anni tanti amici, prima che colleghi, che hanno influito sulla mia crescita culturale e con i quali ho avuto il piacere di condividere idee, progetti e successi. Sebbene le attività della SID nel campo della ricerca e della formazione siano molto cresciute, grazie al competente lavoro dei Presidenti e dei Consigli Direttivi che si sono succeduti nel corso degli anni, ritengo fondamentale mantenere quello spirito di collaborazione, collegialità e di forte spinta emozionale, un po’ “rock”, che ha animato la mia generazione e che ha portato la Diabetologia Italiana ai vertici scientifici internazionali.

Colgo l’occasione per inviarVi i miei più cordiali saluti e spero di incontraVi numerosi ai prossimi eventi formativi e congressuali nazionali e regionali della SID.

Giorgio Sesti

 

Regolamento per la pubblicazione e la stampa di documenti ufficiali societari

Tutti i documenti ufficiali della SID, incluse linee guida, position statement, consensus document, rassegne, ecc., devono essere pubblicati per esteso nella rivista “il Diabete” e, eventualmente in forma più sintetica, in lingua inglese anche nella rivista “NMCD” .

Tutti i documenti ufficiali devono essere consultabili nel portale della SID sul quale potranno inizialmente essere reperibili solo in una versione sintetica in attesa della pubblicazione sulle riviste societarie.

La proprietà intellettuale di questi documenti è della SID e, laddove applicabile, della oppure delle altre società che hanno collaborato con la SID per la loro redazione.

I soggetti incaricati dalla SID per la loro redazione, siano essi soci o non soci della SID, devono svolgere tale attività nella consapevolezza che il copyright è della SID che ne detiene per sempre la proprietà intellettuale. Quest’ultima potrà essere eventualmente condivisa in maniera paritaria con altre società, nel caso di documenti intersocietari, ma non con soggetti individuali.

La stampa (sotto forma di reprint) di questi documenti o parte di essi deve essere sempre curata direttamente dalla SID, tramite una casa editrice da essa scelta, eventualmente in accordo con altre società, in caso di documenti intersocietari.

Le spese di stampa dei documenti sono a carico della SID ed eventualmente, in parti uguali, delle altre società, in caso di documenti intersocietari. Nessun soggetto potrà far stampare e poi divulgare documenti societari in maniera autonoma.

La cessione a terzi di reprint dei documenti societari deve essere curata direttamente dalla SID, eventualmente in collaborazione con l’altra società o le altre società che ne condividono la proprietà intellettuale.

Eventuali utili derivanti dalla vendita dei suddetti reprint saranno incassati dalla SID e, laddove applicabile, con le altre società scientifiche con cui condivide la proprietà intellettuale del documento.

In caso di documenti intersocietari la decisione di stampare ed eventualmente cedere a terzi gli estratti deve essere condivisa con l’altra o le altre società con cui SID condivide la proprietà intellettuale. Nessuna società potrà agire autonomamente senza il permesso della o delle altre.

Questo regolamento, redatto nel mese di aprile dell’anno 2016 ed approvato dalla seduta del Consiglio Direttivo telematico del 27 aprile 2016, sostituisce tutti i precedenti.

 

Regolamento Gruppo Giovani in Diabetologia (GID)

Che cos’è il GID

Il gruppo Giovani in Diabetologia (GID) nasce con l’intento di aggregare i giovani soci under 35 tramite un network nazionale per promuovere iniziative volte alla formazione in campo diabetologico e metabolico e allo sviluppo di progetti di ricerca.

Ogni socio under 35 della SID interessato a partecipare al GID può farne richiesta alla Segreteria Nazionale tramite posta elettronica.

Organizzazione

Il GID è dotato di rappresentanti impegnati nel mettere in contatto i giovani diabetologi con l’obiettivo di coinvolgerli attivamente nelle iniziative del GID e della Società Italiana di Diabetologia (SID).

Le proposte e gli obiettivi del GID

Iscrizione di diritto, gratuita, alla SID per il primo anno dei neo-iscritti alle Scuole italiane di Specializzazione e ai Dottorati di Ricerca;

Ampliamento del numero di giovani diabetologi partecipanti alle attività formative organizzate dalla SID;

Introdurre uno spazio GID nella pagina web della SID;

Incoraggiare la partecipazione dei giovani diabetologi ai congressi nazionali e regionali della SID attraverso varie forme di supporto;

Favorire l’individuazione di giovani diabetologi per la partecipazione al convegno Parma Diabete;

Proporre argomenti per i congressi nazionali e regionali con la possibilità di organizzare sessioni speciali e mini-corsi durante gli stessi a cura dei giovani GID;

Istituire gruppi di lavoro allo scopo di proporre e sviluppare progetti o programmi di ricerca;

Promuovere lo scambio clinico e scientifico con i gruppi di giovani GID di altri centri italiani e stranieri promuovendo scambi professionali e scientifici;

Proporre corsi teorico-pratici su argomenti di diabetologia sperimentale e clinica più richiesti dai giovani.

Questo regolamento, redatto nel mese di febbraio dell’anno 2016 ed approvato dalla seduta del Consiglio Direttivo telematico del 14 marzo 2016, sostituisce tutti i precedenti.

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