a cura di Marta Letizia Hribal
Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università Magna Graecia di Catanzaro
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DOI: 10.30682/ildia1901e
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Association between cigarette smoking and diabetes mellitus using two different smoking stratifications in 145 040 Korean individuals: Self-reported questionnaire and urine cotinine concentrations ● Associazione tra fumo di sigaretta e diabete mellito in una popolazione coreana costituita da 145.000 soggetti stratificati sia tramite questionari che tramite valutazione della concentrazione urinaria di cotinina
Kim JH, Kim BJ, Kang JG, Kim BS, Kang JH.
J Diabetes. 2019 Mar; 11(3): 232-241.
Numerosi dati, riassunti ed esaurientemente discussi nell’editoriale di questo numero della rivista, suggeriscono che il tabagismo sia associato ad un’aumentata incidenza di diabete di tipo 2 ed incrementi, nei soggetti diabetici, il rischio di complicanze. La maggior parte dei dati disponibili sono però stati ottenuti da studi nei quali l’abitudine al fumo era valutata tramite questionari o tramite intervista; tali metodi di indagine sono notoriamente soggetti ad elevato tasso di errore, in particolare quando si vogliano analizzare comportamenti, come il tabagismo, che sono ormai percepiti come non salutari dalla popolazione generale e stigmatizzati a livello sociale. In questo recente studio, i dati sono stati invece ottenuti utilizzando la concentrazione urinaria di cotinina, come biomarcatore di tabagismo. La cotinina è un metabolita della nicotina, e offre il vantaggio di avere un’emivita più lunga della nicotina stessa. Il 3,2% della popolazione analizzata, costituita da 145.000 soggetti, reclutati presso il Kangbuk Samsung Hospital in Corea dal 2002 al 2011, con un’età media di 37 anni, dichiarava di non aver mai fumato, ma risultava invece assumere nicotina, quando si misuravano le concentrazioni urinarie di cotinina. La prevalenza globale di diabete nella popolazione analizzata era del 2,7%, con una significativa differenza tra i due sessi (3,8% nel sesso maschile e 1,2% nelle donne); i soggetti non fumatori, identificati sulla base dei valori di cotinina, avevano una prevalenza di diabete pari a circa la metà di quella dei fumatori (Fig. 1).
Il confronto tra i due metodi di identificazione dei soggetti con abitudine al fumo mostra che la misurazione dei valori urinari di cotinina può essere d’aiuto nell’identificazione di soggetti ad aumentato rischio di diabete, che sfuggono quando si utilizzano i metodi di indagine tradizionali, basati sulla dichiarazione spontanea del soggetto. Il rischio di diabete risultava infatti aumentato del 52% nei fumatori identificati con la misurazione della cotinina, mentre l’aumento riscontrato nei fumatori identificati basandosi sui soli dati anamnestici era solo del 16% .
I dati ottenuti nel presente studio, oltre a confermare quanto spiegato in dettaglio nell’editoriale relativamente al ruolo del fumo nella patogenesi del diabete, mostrano come sia importante avere a disposizione biomarcatori, che permettano una valutazione oggettiva anche delle abitudini comportamentali per meglio stratificare il rischio dei singoli soggetti.
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