Aggiornamento dalla letteratura, dicembre 2019

A cura di Marta Letizia Hribal

 

DOI: https://doi.org/10.30682/ildia1904d

 

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Il Diabete n. 4/2019

The Efficacy of Basal Rate and Carbohydrate Ratio Learning Algorithm for Closed-Loop Insulin Delivery (Artificial Pancreas) in Youth with Type 1 Diabetes in a Diabetes Camp ● Efficacia di un algoritmo di apprendimento nei giovani con diabete di tipo 1 con pancreas artificiale

 

Palisaitis E, El Fathi A, Von Oettingen JE, Krishnamoorthy P, Kearney R, Jacobs P, Rutkowski J, Legault L, Haidar A
Diabetes Technology & Therapeutics 10.1089/dia.2019.0270, 2019

Il pancreas artificiale, noto anche come sistema di controllo della glicemia “a catena chiusa” (“closed loop”) o sistema di somministrazione automatica di insulina, è un sistema che mima, nelle persone con diabete, il rilascio di insulina fisiologico. L’Editoriale della prof.ssa Daniela Bruttomesso, una delle maggiori esperte del campo a livello mondiale, come testimoniato anche da un editoriale a sua firma sullo stesso tema in corso di pubblicazione su New England Journal of Medicine, riassume brillantemente i notevoli passi avanti tecnologici che hanno reso negli ultimi anni questa tecnologia disponibile ed applicabile nella pratica quotidiana, evidenziando d’altra parte come sia necessario sviluppare algoritmi che siano in grado di predire in modo sempre più accurato ed efficace le variazioni della glicemia, tenendo conto delle numerose variabili implicate.

In questo studio, condotto in collaborazione con un gruppo di bioingegneri canadesi, è stato testato un nuovo algoritmo di apprendimento in 34 ragazzi, affetti da diabete di tipo 1, di età compresa tra gli 8 e i 21 anni, equamente divisi tra i due sessi, che utilizzavano un sistema di pancreas artificiale (PA) da almeno 3 mesi. L’algoritmo è stato testato durante un campo educazionale, sotto il controllo di quattro endocrinologi pediatrici con estensiva esperienza sul diabete di tipo 1. Lo studio prevedeva un disegno “cross-over” in base al quale alcuni dei partecipanti hanno prima utilizzato il PA senza algoritmo per 2 giorni e poi sono stati passati ad utilizzare l’algoritmo con il PA per 6 giorni, mentre altri partecipanti hanno seguito il percorso inverso, utilizzando inizialmente PA con algoritmo per 6 giorni e nelle restanti 2 giornate il solo PA (Fig. 1).

Il confronto dei valori è stato effettuato tra i 2 giorni senza algoritmo e gli ultimi 2 giorni in cui il PA è stato, per ciascun gruppo, utilizzato in associazione con l’algoritmo di apprendimento. Durante i 6 giorni di utilizzo l’algoritmo ha fornito indicazioni quotidiane relativamente ai seguenti parametri: unità di insulina basale, rapporto insulina/carboidrati per colazione, pranzo, cena e spuntini pomeridiani e notturni. Le raccomandazioni fornite dall’algoritmo sono state approvate dai quattro pediatri nel 96% dei casi, anche se, come mostrato in figura 2, la variabilità tra l’uno e l’altro medico è stata abbastanza ampia.

L’uso dell’algoritmo non ha portato tuttavia miglioramenti dei parametri glicemici o significative differenze in termini di episodi di ipo od iperglicemia o di tempo trascorso a target glicemico, probabilmente per la limitata durata temporale dello studio.

Lo studio rappresenta comunque un interessante esempio di come la ricerca biomedica si stia muovendo per cercare di fornire supporti tecnologici che consentano l’utilizzo del PA in un numero sempre maggiore di pazienti, anche nella vita quotidiana. Come ben sottolineato dalla prof.ssa Bruttomesso, l’educazione dei pazienti all’uso di questa innovativa strumentazione e dei sistemi informatici ad essa associati rappresenta un fattore fondamentale per una loro applicazione efficace e sicura.