SIDECAR – Importanza del contenimento dei drop-out in diabetici trattati con gliflozine

Introduzione: gli SGLT2i sono farmaci che inibiscono il co-trasportatore sodio-glucosio SGLT2, localizzato nella parte prossimale del tubulo contorto e responsabile del riassorbimento del 90% del glucosio. Agiscono riducendo la soglia plasmatica renale del glucosio e inducendo glicosuria. Il trattamento con questi farmaci si associa, a un maggior rischio di infezioni  urinarie (UTIs) e infezioni genitali dovute alla diuresi osmotica. Scopo: lo studio SIDECAR (SGLT2-Inhibitors in Diabetes: Evaluation of metabolic Control and Adverse events in the Real-world) monocentrico prospettico osservazionale valuta gli effetti delle gliflozine, iniziate secondo indicazioni AIFA in pazienti con diabete mellito tipo 2 (DMT2) e vuole riportare l’incidenza delle UTIs determinanti sospensione del trattamento con SGLT2i. Materiali e Metodi: sono stati valutati 223 soggetti maggiorenni (M: 132; F: 91) con DMT2,  età dei pazienti 60,9±10,5 anni, con durata di malattia 12,3 anni (media±DS), posti in trattamento con SGLT2i presso gli ambulatori di Diabetologia dell’ASST Bergamo Ovest. I pazienti sono stati sottoposti ad un processo educazionale per la corretta gestione di potenziali effetti di tali farmaci sulle vie genito-urinarie. Risultati: i pazienti che non proseguono il trattamento a 12 mesi (N=68) presentano valori di Hba1c statisticamente maggiori (9,2±1,7 vs 8,7±1,6%) rispetto a coloro che continuano il trattamento (N=128).A 18 mesi di follow-up 78  pazienti (34,9%) hanno sospeso il trattamento: 30 pazienti (13,5%) per insorgenza di UTIs (nonostante adeguata attenzione comportamentale), 30 pazienti (13,5%) per inefficacia terapeutica; l’8,1% ha interrotto la terapia per motivi personali o per  ospedalizzazione. Conclusioni: si ritiene prioritaria l’effettuazione di una corretta educazione di igiene preventiva al fine di diminuire la percentuale di pazienti sospendono il trattamento per la comparsa di UTIs.