RIDUZIONE DELLA PROTEINURIA DOPO INTRODUZIONE DI CANAGLIFLOZIN IN TERAPIA

Abstract

Introduzione: la malattia renale cronica è una frequente complicanza del diabete mellito di tipo 2. Gli SGLT2-I sono ampiamente utilizzati per la gestione di T2DM e hanno effetti che vanno oltre la riduzione del glucosio e che includono benefici cardiovascolari e potenziali effetti nefroprotettivi (EMPA-REG OUTCOME CREDENCE) caso clinico: Il paziente maschio 43 anni con DMT2 dal 2012 trattato con pioglitazone 15 e metformina 850 2cp/die. Assume anche bisoprololo, idroclorotiazide, perindopril, amlodipina e atorvastatina. A novembre 2016 ha un BMI 38 e A1c di 45mmol/mol. Le urine positive alle proteine. Lamenta dispnea per sforzi di media intensità e lievi edemi declivi dalla introduzione di Pioglitazone che si decide di sospendere aumentando metformina a 2500 mg/die e inviare il paziente in consulenza cardiologica ed oculistica. Ai successivi incontri il pz è in costante calo ponderale (-20 kg); valori pressori entro i 140/85; A1c tra 42 e 55 e creatininemia tra 1,04 e 1,15. A febbraio 2018 non ha più edemi e non lamenta più dispnea, però persiste la presenza di positività alle proteine nelle urine e, pertanto, gli viene richiesto il dosaggio della proteinuria delle 24 ore, che risulterà essere di 1,3 gr/24h. Quindi, si invia in consulenza nefrologica che conclude con diagnosi di proteinuria nel range non nefrosico e IRC al 2° stadio, confermando la terapia in uso. Ai controlli successivi la proteinuria rimane invariata e a gennaio 2019 si decide di introdurre Canagliflozin a 100 mg/die. A fine febbraio 2019 il paziente ritorna esibendo una proteinuria ridotta a 0,72 gr/24h. Rivisto a giugno 2019 esibisce un’ulteriore riduzione della proteinuria a 0,57gr/24h. discussione: Il paz ha una IRC al 2° stadio con proteinuria nel range non nefrosico costante da febbraio 2018 fino a gennaio 2019, epoca in cui è stato introdotto in terapia canagliflozin. Già a febbraio 2019 si è assistito ad un dimezzamento della proteinuria a solo un mese dall’inizio del trattamento con canagliflozin per assistere ad un’ulteriore significativa riduzione a giugno 2019. Questa associazione temporale tra introduzione in terapia di canagliflozin e progressiva riduzione della proteinuria delle 24 ore induce l’osservatore a chiedersi se sussista un nesso di casualità. conclusione: Canagliflozin sembra aver determinato la riduzione della proteinuria confermando le sue potenzialità.


Tipo: PD
Codice: 137