L’insulino-resistenza è il principale fattore correlato col rischio metabolico in donne con PCOS

Background: la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è associata ad un aumentato rischio metabolico, sebbene una relazione diretta con le singole componenti caratterizzanti la PCOS è stata valutata in pochi studi. Scopo: valutare l’influenza dei principali parametri clinico-biochimici caratterizzanti la PCOS su due indici di rischio metabolico, il visceral adiposity index (VAI), associato a disfunzione adiposa viscerale e aumentato rischio cardiometabolico nella popolazione generale, e l’hepatic steatosis index (HSI), indice clinico di steatosi epatica. Metodi: abbiamo valutato gli indici VAI e HSI in 202 pazienti con PCOS alla diagnosi, confrontate con 101 controlli sani appaiati per età, e cercato eventuali correlazioni dirette con una serie di parametri clinico-biochimci. Il cut-off di HSI> 36 è stato considerato diagnostico per steatosi epatica. Risultati: nelle donne con PCOS si sono evidenziati valori significativamente più alti di VAI (1.79 ± 1.21 vs. 1.29 ± 1.30; p=0.012) e una maggiore prevalenza di steatosi (68.8 vs. 33.3%; p<0.001) rispetto al gruppo controllo. Nel gruppo PCOS, il VAI è risultato correlato significativamente con i livelli di Delta4-Androstenedione (r 0.151; p=0.043), glicemia a digiuno (r 0.203; p=0.005) e ISI Matsuda (r-0.170; p=0.023), ma solo ISI Matsuda è risultato il parametro indipendentemente correlato con VAI all’analisi multivariata (β-0.185; p=0.014). L’HSI è invece risultato correlato inversamente solo con l’ISI Matsuda sia all’analisi univariata (r-0.196; p=0.027) che multivariata (β-0.077; p=0.019). Conclusioni: le donne con PCOS presentano un elevato rischio cardiometabolico, confermato da aumentata disfunzione adiposa viscerale e alta prevalenza di steatosi epatica, e la riduzione dell’insulino-sensibilità rappresenta il principale fattore indipendente correlato con il suddetto rischio.