“LEGACY EFFECT”DELLE COMPLICANZE MICROVASCOALRI : POST-HOC ANALYSIS OF ACCORD E ACCORDION TRIALS

Abstract

Introduzione: abbiamo condotto un a post-hoc analisi dell’Action to Control Cardiovascular Risk in Diabetes (ACCORD) trial e del suo studio di follow-up osservazionale (ACCORDION) per valutare se la presenza delle complicanze microangiopatiche all’inclusione nello studio possa influenzare l’efficacia del trattamento intensivo della glicemia nel ridurre il rischio di eventi cardiovascolari. Metodi: è stato valutato l’effetto del trattamento intensivo in relazione alla presenza al baseline delle complicanze microangiopatiche definite da: albumina/creatinina ratio (UACR) urinaria; eGFR; una storia di trattamento laser retinico o vitrectomia, uno score >2 per il Michigan Neuropathy Screening Instrument (MNSI) o una pregressa storia di amputazione agl arti inferiori. È stato definito uno score, tra 0 e 100, per stimare la severità delle complicanze microangiopatiche, le differenze riguardanti il Restricted mean survival time sono state valutate per l’outcome primario (stroke, myocardial infarction or cardiovascular death) e per tutte le cause di mortalità. Risultati: a 10 anni tra i pazienti senza complicanze microangiopatiche (score 0) quelli in trattamento intensivo (n=5.128) presentavano l’outcome primario 0.10 anni (-0.03, 0.24) prima rispetto a quelli in trattamento standard (n=5.123). Al contrario tra i pazienti con severe complicanze microangiopatiche (score 40), quelli in trattamento intensivo presentavano l’outcome primario 4.79 anni (3.33, 6.24) più tardi rispetto a quelli in trattamento standard. La presenza di nefropatia si associava con un aumento del beneficio del trattamento intensivo con un postcipo della comparsa dell’outcome primario di 0.10 anni (0.00, 0.20) per una UACR 300 mg/g a 3.24 anni (1.52, 4.97) per un’UACR 5000 mg/g; per i pazienti con la retinopatia il trattamento intensivo comportava un postcipo di 0.33 anni (0.00-0.65) della comparsa dell’outcome primario (Fig 1). Conclusioni: tra i pazienti ad alto rischio cardiovascolare quelli con preesistenti complicanze come la macroalbuminuria e la retinopatia presentavano un forte beneficio dal trattamento intensivo. Questi risultati mettono in discussione il concetto che il trattammento intensivo sia efficace nel ridurre le complicanze macrovascolari solo a lungo termine in pazienti con neodiagnosi.


Tipo: CO
Codice: 44