LA TERAPIA CON TIAZIDICO O SGLT2 INIBITORE AUMENTA L’ESCREZIONE DEI METABOLITI DEL DEHP

Abstract

Introduzione:
• Gli ftalati sono inquinanti ambientali, con proprietà di disregolatori endocrini, la cui esposizione è associata a condizioni ad elevato rischio cardiometabolico.
• I vari governi ed enti regolatori hanno adottato politiche di prevenzione per ridurne l’esposizione.
• Non sono invece ancora state esplorate strategie atte a favorirne di eliminazione forzata dall’organismo.
• L’obiettivo di questo studio è stato verificare se la terapia con diuretico sia in grado di potenziale l’escrezione di questi composti tossici.
Materiali e Metodi: 30 pazienti dell’ambulatorio di Diabetologia dell’U.O. Medicina Interna 1 dell’ospedale S. Chiara di Pisa, affetti da diabete di tipo 2 ed ipertensione arteriosa, sono stati randomizzati a terapia con dapaglifozin 10 mg (DAPA) o con idroclorotiazide 12.5 mg (HCT) (Fig. 1). La caratterizzazione basale e dopo quattro settimane è stata comprensiva di dosaggi ormonali e raccolta della diuresi delle 24 ore per la quantificazione dell’escrezione giornaliera di glucosio, elettroliti (sodio, potassio, cloro, calcio, fosforo, magnesio) e metaboliti tossici del di-2etilesilftalato (DEHP): MEHP, MEOHP e MEHHP. Risultati: la popolazione in studio è composta da soggetti per il 70% maschi, con età di 60±9 anni, BMI 30.9±6.0 Kg/m2, pressione arteriosa (sistolica/diastolica) di 139/78±14/6 mmHg, HbA1c 58±14 mmol/mol, eGFR secondo CKD-EPI 94±10 ml/min/1.73m2. I due gruppi (n=15) sono sovrapponibili per i sopracitati parametri; solo l’eGFR se non per il filtrato, inferiore, nel gruppo HCT, in maniera statisticamente significativa ma clinicamente trascurabile (98±10 vs 90±8 ml/min/1.73m2, p=0.0196). Non vi sono differenze basali né per livelli ematici di aldosterone né per escrezione urinaria di glucosio, sodio, potassio, cloro, calcio, magnesio e fosfato, né nell’escrezione dei metaboliti del DEHP, anche normalizzata per i valori di creatinina urinaria. Dopo quattro settimane di terapia, si osserva un incremento della diuresi delle 24 ore (+30%, p=0.0001) di circa 4.2 volte maggiore con DAPA rispetto ad HCT (p=0.0004), senza variazioni nei livelli plasmatici di aldosterone. L’escrezione urinaria di DEHP e MEHP è aumentata (+44%, p=0.0364; +49%, p=0.0016) mentre si osservava un trend per MEOHP e MEHHP (+25%, p=0.0158; +36%, p=0.0617); non vi sono differenze tra i due gruppi (Tab. 1). Inoltre, l’aumento di escrezione giornaliera del MEHP risulta associata all’incremento di escrezione urinaria di sodio (r=0·42, p=0·0226) e potassio (r=0·54, p=0·0026) (Fig. 2). L’analisi multivariata, aggiustata per età, sesso e gruppo di terapia evidenzia come l’effetto sia spiegato per il 35% dalle variazioni urinarie dei sopracitati elettroliti.
Conclusioni:
• L’escrezione urinaria degli ftalati aumenta in corso di terapia diuretica, sia con SGLT-2 che con diuretici tiazidici.
• I meccanismi con cui questo si verifica appaiono interconnessi con quelli che regolano l’escrezione di sodio e potassio ed altresì indipendenti dall’aldosterone.
• Si può pertanto ipotizzare che la terapia diuretica possa favorire l’eliminazione forzata degli ftalati dall’organismo, riducendo l’espoizione tissutale a questi composti tossici.
• D’altro canto, vi è il rischio di sovrastimare una sovraesposizione a questi inquinanti in popolazioni che utilizzano cronicamente diuretici tiazidici o SGLT-2 (ad esempio, i diabetici).
• Studi più ampi in termini di popolazione osservata e tempo di osservazione sono necessari per una conferma del risultato ed una corretta definizione dei meccanismi fisiologici interessati nell’escrezione degli ftalati.


Tipo: CO
Codice: PD127