La somministrazione di amido di mais riduce l’ipoglicemia post-chirurgia bariatrica: 2 case reports

Razionale: l’ipoglicemia è una complicanza frequente degli interventi bariatrici, particolarmente del bypass-gastrico (RYGB). In letteratura non vi sono specifiche raccomandazioni circa la gestione nutrizionale di tale condizione clinica. Scopo: valutare l’efficacia dell’utilizzo dell’amido di mais crudo, caratterizzato da un lento assorbimento intestinale, in aggiunta alla dieta ricca in fibre, per il trattamento dell’ipoglicemia post-RYGB. Materiali e Metodi: abbiamo studiato due giovani donne non diabetiche che, dopo circa un anno dall’intervento di RYGB, presentavano numerosi episodi di ipoglicemia sia post-prandiali che notturni, caratterizzati dalla triade di Whipple. Le pazienti avevano un’età di 25 e 33 anni ed un IMC di 24.1 kg/m2 e 24.8 kg/m2. Entrambe sono state sottoposte a monitoraggio in continuo della glicemia (CGM) per 7 giorni (Dexcom G4) sia prima che dopo alcune settimane di assunzione di amido di mais (dose giornaliera 85 gr/die pari a 1.25 gr/Kg nel soggetto 1 e 150 gr/die pari a 1.80 gr/kg nel soggetto 2). Dall’analisi del CGM sono stati derivati il tempo trascorso a diversi ranges di glicemia e gli indici di variabilità: Deviazione Standard (DS), Coefficiente di Variazione (CV), Mean amplitude of glycemic excursion (MAGE). Risultati: come mostrato in tabella, la percentuale del tempo trascorso in ipoglicemia (<55 mg/dl) era del 12% (18.4 ore) nella paz. 1 e del 9% (14 ore) nella paz. 2, riducendosi al 2% (3 ore) in entrambe dopo assunzione di amido di mais, con particolare riduzione delle ore notturne trascorse in ipoglicemia (−18% e −17% rispettivamente). Inoltre, sono stati osservati un aumento del tempo in range (+36% e +19%) ed un miglioramento rilevante di tutti gli indici di variabilità. Le pazienti hanno riferito un miglioramento della qualità di vita (SF-36). Conclusioni: Questi dati preliminari dimostrano l’efficacia dell’utilizzo dell’amido di mais crudo nel ridurre le ipoglicemie e l’ampia variabilità glicemica frequentemente riscontrati dopo chirurgia bariatrica.