Elevati livelli di pro-NT identificano la presenza di NAFLD in soggetti obesi con o senza DMT2

Introduzione: neurotensina (NT) è un peptide prodotto dalle cellule entero-endocrine intestinali e rilasciato in risposta all’ingestione di grassi; modelli murini knock-out per NT sono protetti dall’aumento di peso e dallo sviluppo di steatosi epatica indotti da dieta ad alto contenuto lipidico; nell’uomo, elevati livelli circolanti di NT si associano a obesità, aumento del rischio di diabete mellito di tipo 2 (DMT2), malattie cardiovascolari e cancro. Tuttavia, nell’uomo non è stata finora indagata l’esistenza di una correlazione tra NT e presenza di steatosi epatica non alcol-correlata (NAFLD)/ steatoepatite (NASH). Scopi di questo studio sono stati valutare la relazione tra livelli circolanti di proneurotensina1-117 (pro-NT), il frammento stabile del precursore di NT, e la presenza/severità di NAFLD/NASH in soggetti obesi con o senza DMT2 e identificare correlati clinici di aumentati livelli di pro-NT. Metodi: per questo studio sono stati arruolati 60 individui obesi candidati alla chirurgia bariatrica; le biopsie epatiche sono state eseguite durante intervento di sleeve gastrectomy. I livelli di pro-NT sono stati misurati attraverso chemioluminescenza. Risultati: i pazienti con NAFLD (53%) avevano livelli di pro-NT significativamente maggiori dei pazienti senza NAFLD (183.6± 81.4 vs 86.7±56.8 pmol/L, p<0.001). Maggiori concentrazioni di pro-NT si associavano con la presenza (p<0.001) e la severità (p<0.001) di NAFLD, l’età, il sesso femminile, il grado di insulino-resistenza e la presenza di DMT2 e NAFLD con AUROC=0.836 (IC95%:0.73-0.94, p<0.001; sensibilità: 84%, specificità: 75% per pro-NT> 107 pmol/L). Appartenere al quartile più alto di pro-NT si associava ad un aumento del rischio di NAFLD (OR: 2.62; 95% CI 1.08-6.40), indipendentemente da possibili fattori di confondi mento. Conclusioni: elevati livelli plasmatici di pro-NT identificano la presenza e severità di NAFLD in pazienti obesi con e senza DMT2; in soggetti dismetabolici NT potrebbe promuovere l’accumulo intraepatico di grasso attraverso meccanismi verosimilmente legati alla insulino-resistenza.