Effetto degli inibitori di SGLT2 e metformina sul trascrittoma piastrinico di T2DM mediante RNA-Seq

Introduzione: Gli inibitori di SGLT2 (SGLT2i) sono farmaci per il trattamento di pazienti diabetici di tipo 2 (T2DM). Recenti studi evidenziano una riduzione degli eventi cardiovascolari in T2DM trattati con SGLT2i con un’attenuazione dell’iperreattività piastrinica osservata in questi pazienti. Tuttavia, come questi farmaci agiscano sulla funzionalità piastrinica non è ancora stato chiarito. Studi di trascrittomica (RNA-seq) tramite tecnologia Next Generation Sequencing (NGS), mostrano un profilo piastrinico alterato in presenza di patologie come trombosi e stati di infiammazione. Alla luce di questo, RNA-seq può rappresentare un potente strumento per la comprensione dei meccanismi alla base degli effetti antitrombotici degli SGLT2i in T2DM. Scopo: Questo studio si propone di caratterizzare il profilo del trascrittoma piastrinico di T2DM in NGS ed eseguire un’analisi dell’espressione degli RNA messaggeri confrontando gli effetti del trattamento farmacologico in pazienti in terapia con sola metformina o associata a SGLT2i. Materiali e metodi: I pazienti (n=16) reclutati sono stati suddivisi in T2DM in terapia con metformina (met, n=11) e con met + SGLT2i (n=5). Le piastrine sono state isolate da prelievo venoso e l’RNA estratto per la preparazione delle librerie e il sequenziamento in NGS per la successiva analisi bioinformatica. Risultati: Dall’analisi del trascrittoma piastrinico in T2DM si evince come i trascritti più espressi siano coinvolti nella coagulazione piastrinica, nel metabolismo cellulare, nella regolazione del calcio intracellulare e assemblaggio del citoscheletro. Il trattamento con SGLT2i induce una modulazione dell’espressione di trascritti (MPIG6B, VAMP8, CALM3, TREML1) coinvolti nell’ attivazione piastrinica e nelle vie di segnalazione del Ca2+ intracellulare e una riduzione di trascritti (IQGAP1, S100A9, PRKCB) coinvolti nella riposta infiammatoria. Conclusione: Questo studio preliminare mostra le potenzialità dello studio del trascrittoma piastrinico in NGS e mette in evidenza come il trattamento farmacologico con SGLT2i possa modulare e regolare i trascritti presenti nelle piastrine, ponendo le basi per spiegazioni meccanicistiche dell’effetto protettivo cardiovascolare di questi farmaci.