EDITING GENETICO DI iPSC PER LA TERAPIA CELLULARE DEL DIABETE DI TIPO 1

Abstract

L’uso di cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) nel diabete di tipo 1, malgrado le sue potenzialità, presenta ancora notevoli limitazioni. Da un lato, il trapianto autologo di beta cellule derivate da iPSC non è in grado di risolvere i problemi dell’autoimmunità; dall’altro, quello allogenico è fortemente inficiato dal rischio di rigetto mediato dai linfociti T citotossici. Le attuali strategie di immuno-evasione consistono nell’inattivazione del gene della beta-2-microglobulina (B2M), responsabile della presentazione in membrana delle MHC di classe I. Tuttavia, la completa rimozione delle molecole MHC di classe I, pur permettendo di sfuggire al riconoscimento dei linfociti T CD8+, causa l’attivazione delle natural killer (NK), determinando ugualmente il rigetto delle cellule trapiantate. Il nostro studio propone di eludere la risposta delle NK, modulando l’espressione dei ligandi attivatori presenti sulla membrana delle cellule trapiantate, allo scopo di aumentare il grado di immuno-compatibilità di cellule prive di MHC di classe I e di favorirne l’attecchimento. L’espressione dei ligandi attivatori è stata valutata nel corso del differenziamento pancreatico delle iPSC mediante citofluorimetria, IF e qRT-PCR; i risultati hanno messo in evidenza che sia le iPSC, sia le beta cellule da esse derivate espongono sulla membrana citoplasmatica i ligandi B7H3 e CD155, i quali sono riconosciuti, rispettivamente, dai recettori attivatori NKp30 e DNAM-1. Esperimenti di citotossicità condotti con anticorpi bloccanti su iPSC B2M-/- hanno confermato il coinvolgimento di questi due recettori nella lisi mediata dalle NK. Pertanto, attraverso il sistema CRISPR/Cas9, sono state generate tre linee di iPSC knock-out per i suddetti ligandi: B2M-/-/B7H3-/-, B2M-/-/CD155-/- e B2M-/-/B7H3-/-/CD155-/-. Tutte e tre le linee hanno conservato la capacità di differenziare correttamente in beta cellule, riuscendo ad eludere significativamente, in vitro, la risposta immunitaria mediata dalle NK, rispetto alle cellule B2M-/-. Questo risultato mostra come i ligandi attivatori delle NK possano rappresentare un target efficace per rendere immuno-tolleranti le beta cellule derivate da iPSC, favorendone l’outcome nella terapia del diabete di tipo 1.


Tipo: CO
Codice: 98