Dulaglutide nel trattamento del diabete tipo 2: esperienza multicentrica lombarda

Background: il trattamento farmacologico del diabete tipo 2 ha subito importanti innovazioni motivate soprattutto dalla letteratura scientifica più recente. Dal febbraio 2016 è disponibile sul mercato dulaglutide, GLP1-RA a somministrazione monosettimale, i cui studi clinici di tipo registrativo (studi AWARD) ne caratterizzano sicurezza ed efficacia. Scopo: studio retrospettivo osservazionale multicentrico per valutare efficacia terapeutica di dulaglutide in real word data. Materiali e metodi: 647 soggetti affetti da diabete mellito tipo 2 in trattamento con dulaglutide dal febbraio 2016 sono stati analizzati per un follow-up di 26 settimane. Risultati: età media 60.61±9.3, durata di diabete 9.4±6.8, sesso M: 374 e F: 273, HbA1c al baseline: 8.21±4.07 (%), glicemia a digiuno 162.37±38.24 (mg/dl), BMI: 33.14±6.22 (Kg/m2), peso 92.01±18.03 (Kg), circonferenza vita CV 112.29±14.68 (cm). Dopo 26 settimane di trattamento il 9.89% dei pazienti (n=64) hanno sospeso la terapia e il 14.5% (n=94 ) sono persi al follow-up. Dei restanti 489 pazienti, sono risultati statisticamente significativi: HbA1c -0.87 (p<0.001), FPG -25 mg/dl (p<0.001), BMI -1.0 (p<0.001), peso -3.0 Kg (p<0.001), CV -3 cm (p<0.001), Il 50.6% dei pazienti non avevamo mai utilizzato un trattamento con GLP1-RA (n=328). Dulaglutide è stata intrapresa come switch da altro GLP1-RA nel 21.0% dei pazienti (n=136) e come switch da DPPIV-I sempre nel 21.0% (n=136). Nel 6.5% (n=42) era presenta IRC di grado II-III. È stato inoltre osservato un miglioramento dei valori di PAS -3.0 mmHg (p<0.001) e PAD -1.5 mmHg (p<0.001) mentre la frequenza cardiaca (FC) risulta aumentata NS. Una riduzione di HbA1c tra -0.5% e -1.2% è stata ottenuta negli specifici sottogruppi analizzati. Conclusioni: dulaglutide in ambito di real world si dimostra efficace sul controllo metabolico, peso, riduzione della circonferenza vita, pressione arteriosa sisto-diastolica dopo un follow-up di 26 settimane. Il miglioramento dei parametri in esame si osservava, nel breve termine, anche in seguito a switch da altro analogo o da inibitori del DPPIV.