Bassi livelli di colesterolo HDL sono un predittore indipendente di diabete tipo 2

Precedenti studi hanno dimostrato che soggetti con bassi livelli di HDL hanno un aumentato rischio di sviluppare diabete tipo 2 (DM2). Tuttavia non è chiaro se l’associazione tra basse concentrazioni di HDL e rischio di DM2 sia indipendente dagli altri fattori di rischio cardio-metabolici. In questo studio abbiamo valutato gli effetti dei livelli di HDL sull’incidenza di DM2 nella coorte dello studio CATAMERI, uno studio osservazionale condotto in una popolazione a rischio di DM2 per la presenza di uno o più fattori di rischio cardio-metabolici come storia familiare di DM2, disglicemia, sovrappeso/obesità, ipertensione arteriosa e dislipidemia. Sono stati presi in esame 637 soggetti senza DM2 al basale sottoposti a raccolta dei parametri antropometrici e biochimici e ad OGTT al basale e dopo un follow-up di 5.4 anni. I partecipanti allo studio sono stati stratificati per quartili di HDL al basale. I soggetti con più bassi livelli di HDL (1o quartile) presentavano valori più elevati di BMI, circonferenza addome, glicemia e insulinemia a digiuno e 2 ore dopo OGTT, trigliceridi, acido urico, proteina C reattiva (PCR) e resistenza insulinica valutata mediante indice HOMA-IR rispetto ai soggetti con concentrazioni di HDL crescenti. L’insorgenza di DM2 si è verificata in un totale di 75 soggetti (11.8%) e la percentuale di soggetti che ha sviluppato DM2 al follow-up aumentava con il diminuire dei livelli basali di HDL (17.4%, 15.3%, 9.4% e 5% rispettivamente nel 1o, 2 o, 3 o e 4 o quartile di HDL, p=0.001). In un modello di regressione logistica corretto per età, sesso e BMI i soggetti del quartile più basso di HDL avevano un aumentato rischio di sviluppare DM2 di 3.5 volte rispetto ai soggetti del quartile più elevato (HR=3.53, IC 95% 1.48-8.55, p=0.01). I risultati non variavano dopo ulteriore correzione per livelli di trigliceridi, acido urico, PCR, glicemia a digiuno e 2 ore dopo OGTT. In accordo con precedenti evidenze che dimostrano il ruolo di HDL nel mantenimento dell’omeostasi glucidica attraverso lo stimolo della secrezione insulina e dell’uptake di glucosio da parte del muscolo scheletrico questi dati indicano che ridotti livelli di HDL predicono lo sviluppo di DM2 indipendentemente da altri fattori di rischio.