Aumento dello stress endoteliale come fattore patogenetico della restenosi post-TPA

Introduzione: i soggetti con diabete mellito (DM) presentano un aumentato rischio di restenosi dopo intervento chirurgico di rivascolarizzazione percutanea agli arti inferiori (PTA). L’aumentato stress ossidativo, riscontrato nel DM, determina un’alterazione dei livelli e della struttura del Fattore di vonWillebrand (vWF), riducendone la proteolisi mediata da metalloproteasi ADAMTS-13 ed incrementandone l’attività protrombotica. Scopo dello studio è di indagare la possibile relazione tra l’insuccesso della TPA e la riattivazione endoteliale da stress ossidativo, espressa da i livelli di vWF ossidato. Materiali e Metodi: sono stati studiati 35 con DM tipo 2 (M:F=25:11; età media= 74.8 aa), con deltaTpO2 prima e tre mesi dopo PTA <30 mmHg e restenosi documentata all’ecocolodoppler degli arti inferiori. In entrambe le visite sono stati registrati parametri clinici, ematologici e biochimici. In particolare, PT, aPTT, fibrinogeno e d-dimeri sono stati eseguiti su analizzatori automatici ACL-Top (Instrumentation Laboratory, Milano), mentre VWF: antigene e VWF: attività sono stati misurati con metodo chemioluminescente (ACL-Acustar Instrumentation Laboratory, Milano). I carbonili proteici sono stati misurati con metodo immunoenzimatico. Risultati: il deltaTpO2, misurato tra il prelievo basale e quello 3 mesi dopo l’intervento, e i livelli plasmatici di carbonili proteici non hanno mostrato nessuna significativa correlazione con i suddetti parametri ematologici, biochimici e fattori antropometrici in un’analisi bivariata non-parametrica. Il test non parametrico di Wilcoxon per dati appaiati ha evidenziato un aumento significativo dei seguenti parametri: vWF:attività (p=0.007), vWF:RCo/Ag (p=0.036) e livelli di d-dimero (p=0.006).
Conclusioni: questi dati preliminari dimostrano come l’esito di un processo di rivascolarizzazione in soggetti con piede diabetico e ischemia critica degli arti inferiori possa essere legata al grado di riattivazione dello stress endoteliale, da determinare se di natura meccanica o meno, come dimostrato dall’aumento dell’vWF: attività, vWF:RCo/Ag e livelli di d-dimero, mentre non sembra correlare con un aumento dello stress ossidativo, poiché il livello dei carbonili, rimane inalterato dopo la procedura.