ATEROMASIA CAROTIDEA E COMPLICANZE VASCOLARI. LA NOSTRA ESPERIENZA

Abstract

Il valore prognostico dell’arteriopatia carotidea nel diabete è sottostimato. Scopo di questo studio è stato valutare l’associazione della vasculopatia carotidea con il grado di controllo metabolico e con la presenza di complicanze micro e macrovascolari. Abbiamo esaminato per vasculopatia carotidea 4035 pazienti diabetici dal 1.1.2013 al 31.12.2018, di età media 66±12.5 anni, il 60% dei pazienti era di sesso maschile. I pazienti in assenza di vasculopatia carotidea erano 926 (23%), con vasculopatia 3109 (77%). Tra i pazienti con vasculopatia, 486 (16%) presentavano un ispessimento intimale, 2086 (67%) una stenosi ≤60%, 537 (17%) una stenosi ≥60% e/o stent o TEA carotideo. I valori medi di HBA1c nei vari gradi di vasculopatia carotidea non mostravano differenze statisticamente significative. Il colesterolo LDL mostrava un calo significativo (ptrend <0,05) all’aumentare della gravità delle lesioni. I valori di albuminuria mostravano un aumento significativo a partire dai pazienti con ateromasia carotidea ≤60% (ptrend <0,01%) e raggiungeva i valori più elevati nei pazienti con pregresso ictus cerebrale o sottoposti a stent/TEA carotideo. Anche la cardiopatia ischemica mostrava un aumento significativo a partire dai pazienti con ateromasia carotidea ≤60% (ptrend <0,01%) e mostrava una prevalenza del 98% nei pazienti con stent/TEA carotideo. L’arteriopatia obliterante agli arti inferiori, valutata con Indice di Winsor <0,9 o >1,3, mostrava un aumento significativo e con incremento lineare a partire dalla presenza di ateromasia carotidea ≤60% (ptrend <0,01%) e più del 60% dei pazienti con vasculopatia carotidea ≥60% presentava un Indice di Winsor patologico. In conclusione, i nostri dati mostrano debole associazione dell’ispessimento intimale con le complicanze micro e macro vascolari ma una forte associazione con la presenza di placche di qualsiasi dimensione. La presenza di placche e/o pregresso ictus, stent carotideo o TEA, si associavano ad una prevalenza altamente significativa di albuminuria, cardiopatia ischemica ed arteriopatia obliterante agli arti inferiori. Lo screening dell’arteriopatia carotidea identifica pazienti ad elevato rischio cardiovascolare, che meritano uno studio vascolare completo ed intensificazione dei fattori di rischio e della terapia cardioprotettiva.


Tipo: PD
Codice: 121