Associazione tra i livelli plasmatici di leptina e neurotensina in individui con e senza DMT2

Introduzione: la leptina è un’adipochina implicata nella regolazione di appetito e spesa energetica; nel sistema nervoso centrale (SNC) questo controllo è in parte mediato dalla neurotensina (NT) che agisce come neurotrasmettitore del segnale leptinico. NT è anche prodotta dalle cellule enteroendocrine dell’intestino tenue, dove promuove l’assorbimento degli acidi grassi, a sua volta stimolando il rilascio di leptina. Alti livelli di NT sono associati ad obesità, diabete mellito di tipo 2 (DMT2) e malattia cardiovascolare. Tuttavia l’esistenza di una possibile interazione a livello sistemico tra NT e leptina non è stata finora indagata. Scopo di questo studio è stato valutare l’associazione tra livelli plasmatici di NT e leptina in individui con e senza DMT2. Metodi. Settantadue soggetti (40% con DMT2; età: 49.5±10.6 anni; BMI: 26.5±4.7 kg/m2) sono stati reclutati e sottoposti a caratterizzazione metabolica. La concentrazione plasmatica di leptina è stata misurata con MILLIPLEX Multiplex Assays Luminex e quella di pro-neurotensina (proNT), il precursore stabile di NT, tramite chemiluminescenza.Risultati.I livelli plasmatici di leptina erano significativamente aumentati nei soggetti appartenenti al quartile più alto di pro-NT mentre non si associavano alla presenza di DMT2. Maggiori livelli di leptina correlavano con l’età avanzata, il sesso maschile, l’obesità, maggiore proNT, PCR, HOMA-IR e pressione arteriosa sistolica. L’associazione tra aumento di leptina plasmatica e proNT si confermava statisticamente significativo dopo aggiustamento per età, sesso e possibili fattori di confondimento (r2=0.82; p=0.02). Conclusioni: aumentati livelli di leptina si associano ad elevate concentrazioni plasmatiche di proNT, indipendentemente da obesità e DMT2. L’esistenza di questa stretta correlazione potrebbe suggerire una sinergia tra queste due molecole non soltanto nel SNC ma anche a livello intestinale dove NT, mediando l’assorbimento lipidico, potrebbe influenzare l’omeostasi energetica regolando la secrezione di leptina.