Associazione paradossa tra adiponectina e mortalità: revisione della letteratura e meta-analisi

Studi precedenti, pur se non uniformemente, suggeriscono un’associazione positiva, e quindi paradossa, tra i livelli serici di adiponectina (ADPN) e il rischio di morte. Il nostro obiettivo è stato valutare la reale esistenza e le possibili cause del paradosso di ADPN” sul rischio di mortalità generale e cardiovascolare (CV), meta-analizzando tutti gli studi pubblicati al 1° dicembre 2017, selezionati da MEDLINE, Cochrane Library e Scopus. Sono state effettuate meta-analisi ad effetti casuali sia su tutti gli studi sia solo su quelli riportanti stime dopo l’ aggiustamento per peptidi natriuretici (PN), ritenuti possibili modulatori dei livelli di ADPN da una parte e di mortalità dall’altra. Per indagare le cause di eterogeneità fra i vari studi sono state effettuate meta-regressioni considerando età, sesso, BMI, eGFR e i diversi set clinici (popolazione generale, diabete tipo 2, malattia CV, dialisi), tutti possibili modulatori del rischio di mortalità.
Le meta-analisi hanno incluso 56 (n=64,775) o 30 (n=48,439) studi rispettivamente per mortalità generale o CV. Gli Hazard Ratio (HR, IC 95%) sono espressi per incremento di 1 deviazione standard di ADPN. Per entrambi gli outcome si osserva eterogeneità fra gli studi (Q-test p <0.01). Nell’analisi di tutti gli studi, gli HR sono 1.24 (1.17-1.30) e 1.28 (1.20-1.37), rispettivamente per mortalità generale e CV. Nei soli studi con dati sui PN (n=19,010) gli HR per mortalità generale sono 1.24 (1.16-1.34) e 1.13 (1.06-1.21), rispettivamente senza e con aggiustamento per PN (p<0.05 fra i due HR, assumendo un grado di correlazione fra le stime >0.1) e quelli per mortalità CV (n=10,039) sono 1.21 (1.10-1.33) e 1.15 (1.06-1.24), rispettivamente senza e con aggiustamento per PN (p<0.05 fra i due HR, assumendo un grado di correlazione fra le stime >0.80). Età, sesso, BMI, eGFR e set clinico non contribuiscono a spiegare l’eterogeneità osservata tra i diversi studi.
I nostri risultati confermano l’esistenza di un’associazione “paradossa” tra alti livelli di ADPN e aumentato rischio di mortalità sia generale sia CV. Parte di tale paradosso, soprattutto sulla mortalità generale, sembra essere modulato da elevati livelli di PN.