ANALISI DEL PROCESSO DI PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE DIABETICO NEFROPATICO

Abstract

Introduzione: la nefropatia diabetica è attualmente la causa più frequente di sindrome nefrosica negli adulti. Considerando che la prevalenza del diabete nella popolazione generale è del 6,2%, la malattia renale diabetica è una condizione che interessa circa 1 milione e mezzo di italiani. Il diabete rappresenta la prima causa di insufficienza renale nel mondo ed è responsabile globalmente del 25-40% dei casi di dialisi. La prevalenza di insufficienza renale cronica è di circa il 40% nei pazienti con diabete mellito di tipo I e del 20-30% nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo II (1). La microalbuminuria è considerata un marcatore per lo sviluppo della nefropatia; l’aumentata escrezione urinaria di albumina, già nel range alto-normale è un marcatore di rischio di patologia cardiovascolare nel diabete e nella popolazione generale. (2) Obiettivo: considerando la complessità di tale patologia e i diversi stadi che la caratterizzano, il nostro lavoro si pone l’obiettivo, seppur semplicistico, di andare a mappare il percorso assistenziale di un campione di pazienti con nefropatia diabetica afferenti al Centro Anti Diabete (CAD) dell’Istituto S. Margherita ASPP di Pavia nell’arco dell’anno 2018. Valutazioni: i dati sono ricavati da un campione di 50 pazienti, stratificati sulla base dei dati relativi alla funzionalità renale e in ragione della presenza/assenza di micro/macro albuminuria e quindi suddivisi in tre categorie di rischio in base a quanto riportato nelle linee guida KDIGO(3). Successivamente si è proceduto ad un’analisi dei costi annuali secondo uno modello basato sul micro-costing. Conclusioni: i costi maggiori in termini di terapia farmacologica sono sostenuti nelle classi di rischio 1 e 2, dove il filtrato glomerulare consente di utilizzare diverse tipologie di farmaci tra cui le molecole innovative che hanno dimostrato avere caratteristiche nefroprotettive, seppur più costose. Per quanto riguarda le attività, è evidente come ci sia una discrepanza tra i suggerimenti della Società KDIGO e la gestione del paziente as is. Questo vale in particolare per il numero di microalbuminurie/anno che risulta inferiore nel gruppo di rischio 2 rispetto all’1 mentre dovrebbe essere superiore. Un’analisi delle attività è necessaria per ottimizzare i costi e migliorare la gestione del paziente che ad oggi risulta essere sempre più complesso.


Tipo: PD
Codice: 64