Compenso glicemico e outcomes neonatali in gravidanze con DMT1 nel periodo 2016-2021

Obiettivo: Le gravidanze con diabete mellito tipo I (DMT1) presentano un rischio maggiore di complicanze materne e neonatali. È necessario mantenere uno stretto controllo glicemico per ridurre il rischio di tali complicanze. Il management della terapia insulinica si è evoluto grazie alla diffusione di sistemi per monitoraggio della glicemia (CGM/FGM). Obiettivo dello studio è valutare il compenso metabolico ed outcomes neonatali in gravidanze con DMT1 nel quinquennio 2016-2021. Metodi: È stato condotto uno studio osservazionale retrospettivo monocentrico, includendo donne con DMT1 in trattamento multiniettivo o con microinfusore nel 2016-2021. Sono state raccolte informazioni inerenti alla storia clinica,al compenso metabolico prima e durante la gravidanza, al parto e al neonato. È stato valutato come outcome neonatale negativo (ONN) un outcome composito di distress respiratorio, distocia della spalla o ricovero in terapia intensiva neonatale (TIN). Le gravidanze sono state suddivise in gruppi sulla base dell’anno del concepimento, pre- e post-2018, scelto quale anno in cui si sono diffusi CGM/FGM. Risultati: Sono state incluse 66 donne con DMT1, età 33.6±5.99 anni (media±SD), durata di malattia 16.6±8.84 anni, 41(62%) in trattamento CSII e 25(38%) MDI. HbA1c al concepimento era 7.11±1.13% mentre HbA1c al parto era 6.29±0.805 %. ONN si è verificato in 7 (11%) casi: 3 episodi di distress respiratorio e 2 ricoveri in TIN. Confrontando pre e post 2018 non c’è differenza nei livelli di HbA1c prima (6.8 ± 0.34 % vs 7.1 ± 0.28%, p=0.474) e al termine della gravidanza (6.5 ± 0.9% vs 6.0 ± 0.55%, p=0.20). Nelle gravidanze post 2018 il peso alla nascita è risultato più alto rispetto alle gravidanze pre 2018 (3602± 470 g vs 3064± 536 g, p=0.04): non ci sono differenze nella frequenza di neonati large for gestional age (LGA, p=1.000). Conclusioni: Il compenso metabolico e gli outcomes neonatali sono sovrapponibili nelle gravidanze prima e dopo il 2018; ciò può essere dovuto ad un’ottima gestione della terapia insulinica anche prima della diffusione del CGM/FGM. Tali dati dovranno essere integrati con la diffusione dei sistemi ad ansa chiusa ibrida avanzati.