Terapia di combinazione con inibitori dell’enzima Dipeptidil Peptidasi 4 (DPP-4) o del co-trasportatore sodio-glucosio (SGTL2) e insulina

Giorgio Sesti

Dipartimento Scienze Mediche e Chirurgiche, Università di Catanzaro “Magna Graecia”

Come già accaduto recentemente, anche in questo numero de il Diabete la classica “Opinione a Confronto”, che obbliga gli autori a dare vita ad un contenzioso talvolta forzato e pretestuoso, è stata sostituita con qualcosa di leggermente diverso: si pone un problema clinico di frequente riscontro e di ampio interesse e si offrono due soluzioni possibili, in una posizione di totale neutralità da parte dell’autore.

Il Prof. Giorgio Sesti risponde al quesito su quale farmaco, tra i nuovi agenti ipoglicemizzanti orali, possa essere associato all’insulina nel paziente con diabete tipo 2, e lo fa schematizzando il razionale fisiopatologico che giustifica entrambe le terapie di associazione, per poi rivedere in  modo puntuale gli studi clinici a favore dei DPP-IV inibitori e degli SGLT2 inibitori. Le due combinazioni di farmaci appaiono efficaci e ben tollerate, con la interessante opportunità di sfruttare alcune caratteristiche dei due composti orali per ridurre alcuni potenziali effetti indesiderati della terapia insulinica.