Gli agonisti del recettore del GLP-1 nella terapia del diabete di tipo 2

Focus sulla terapia di combinazione con insulina basale

Francesco Giorgino 1, Marco Giorgio Baroni 2, Massimo Boemi 3, Riccardo Bonadonna 4, Fabio Broglio 5, Agostino Consoli 6, Graziano Di Cianni 7, Katherine Esposito 8, Carmine Fanelli 9, Sandro Gentile 10, Carla Giordano 11, Giulio Marchesini 12, Paolo Pozzilli 13, Giorgio Sesti 14, Sebastiano Squatrito 15, Roberto Trevisan 16, Roberto Vettor 17

1 Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; 2 Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; 3 I.N.R.C.A. Ancona; 4 Università degli Studi di Parma; 5 Università degli Studi di Torino; 6 Università degli Studi di Chieti “Gabriele D’Annunzio”; 7 USL Livorno; 8 Seconda Università di Napoli; 9 Università degli Studi di Perugia; 10 Seconda Università di Napoli; 11 Università degli Studi di Palermo; 12 Università degli Studi di Bologna; 13 Università Campus Bio-Medico Roma; 14 Università degli Studi di Catanzaro “Magna Graecia”; 15 Università degli Studi di Catania; 16 Ospedali Riuniti di Bergamo; 17 Università degli Studi di Padova.

INTRODUZIONE
Gli agonisti del recettore del GLP-1 (GLP-1 RA) esercitano un’importante azione sul controllo glicemico, mostrano effetti favorevoli sul peso corporeo, un ridotto rischio di ipoglicemia e presentano un meccanismo di azione complementare e potenzialmente sinergico rispetto ad altre opzioni terapeutiche. In considerazione del conti- nuo arricchimento dell’armamentario terapeutico per la gestione del diabete di tipo 2 (DMT2) e, nello specifico, della recente introduzione sul mercato di GLP-1 RA con diverse caratteristiche farmacologiche, si presentano per il clinico sfide intellettuali importanti, compresa quella del corretto posizionamento nell’algoritmo terapeutico. In questo nuovo scenario restano aperte una serie di do- mande cui questo documento ha tentato di rispondere, nell’ottica di fornire possibili riscontri e suggerimenti utili al clinico.