Variabilità dell’insulino resistenza – secrezione in soggetti con IGT in rapporto al BMI

L’esecuzione dell’OGTT come suggerito dall’American Diabetes Association, permette non solo di identificare soggetti con normale tolleranza glucidica (NGT), ma anche soggetti diabetici di nuova diagnosi e soggetti a rischio definiti come pre-diabetici. Tra questi abbiamo considerato, in questo studio, i soggetti con IGT isolato, condizione che può essere esclusivamente diagnosticata solo tramite OGTT. Su una serie di 1856 OGTT eseguiti in soggetti ambulatoriali nell’arco di 20 anni, abbiamo così selezionato 133 soggetti (50 M) risultati affetti da IGT. In tutti abbiamo considerato oltre al BMI, la glicemia basale e a 2 ore dal carico (G0 e 2hG), i rispettivi valori insulinemici (Ins0 e 2hIns) e l’HbA1c. Inoltre sono stati calcolati l’indice di insulino resistenza HOMA, utilizzando la formula (G0 x Ins0)/22.5 e indici di insulino sensibilità e di insulino secrezione, ISI e ISS, secondo le formule di Stumvoll che utilizzano G0, 2hG, Ins0 e 2hIns.
Sulla scorta del BMI, il 21.8% dei soggetti IGT (n=29, gruppo A) era normopeso, il 39.1% (n=59, gruppo B) era sovrappeso e il 39.1% (n=52, gruppo C) era obeso. Quest’ultimo gruppo presentava valori di Ins0, HOMA e ISS significativamente più alti e di ISI significativamente più bassi rispetto ai gruppi B e A e valori di 2hIns significativamente più alti rispetto al gruppo B. Quando confrontati i 3 gruppi di soggetti IGT con i rispettivi gruppi di soggetti NGT a parità di BMI, sempre i soggetti IGT mostravano 2hIns e HOMA significativamente più alti e ISI significativamente più bassa. Il confronto IGT vs NGT in sovrappeso mostrava inoltre anche aumento significatico di Ins0 e decremento significativo di ISS nel gruppo IGT. Questi dati confermano, in ambito IGT, variabili e significative alterazioni del metabolismo insulinico in rapporto alla presenza di sovrappeso/obesità. Tali significative alterazioni sono tuttavia già evidenziabili nel soggetto IGT normopeso.