Ruolo potenziale della farina di lupino sull’insulino-resistenza in modello murino

L’allarme obesità e le condizioni di insulino-resistenza (IR) ad essa associate richiedono lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici oltre agli interventi rivolti al miglioramento dello stile di vita. L’azione insulino-mimetica riconosciuta alla proteina Conglutina g, conferisce al seme di lupino che la contiene, un potenziale terapeutico nel trattamento dell’obesità. Gli effetti della farina ottenuta dal seme di lupino, facilmente reperibile sul mercato, sono stati testati in un modello murino alimentato con dieta contenente olio di mais (4%) in sostituzione dell’olio di soia. L’olio di mais è associato allo sviluppo di IR. 20 topi C57BL/6 di 10 settimane sono stati suddivisi in due gruppi trattati per 9 settimane rispettivamente con una dieta controllo contenente olio di mais (DC) e con la stessa dieta implementata col 2% di farina di lupino (DL). Sono stati monitorati giornalmente il quantitativo di cibo ingerito e settimanalmente il peso corporeo. All’inizio e alla fine del trattamento, i topi sono stati sottoposti ad IPGTT. I risultati ottenuti evidenziano che la farina di lupino non influenza né il peso corporeo né la quantità di cibo ingerito. A fine trattamento, il gruppo DL mostra valori di insulina plasmatica (2,09±0,53 ng/mL) significativamente minori (p=0.002) rispetto al gruppo DC (3,34±0,56 ng/mL) pur non presentando differenze significative nei valori delle glicemie (140±24,9 mg/dL vs 138±35,5 mg/dL). Di conseguenza, i valori di HOMA-IR risultano significativamente più bassi nei topi DL rispetto ai topi DC (p=0.02). Infine, i risultati degli IPGTT hanno confermato una differente risposta insulinica allo stimolo con glucosio come riportato in figura.
I risultati preliminari permettono di speculare che anche la farina di lupino è in grado di contrastare l’IR e, quindi, potrebbe rappresentare un utile intervento terapeutico nel trattamento dell’obesità.