Normoglicemia in topi NOD con diabete spontaneo da trapianto di cellule staminali mesenchimali umane

Introduzione: avevamo dimostrato che le cellule staminali mesenchimali umane estratte dal Gel di Wharton del cordone ombelicale post-partum, in microcapsule di alginato clinical grade (Cps-hUCMS) determinavano un significativo abbattimento della proliferazione di linfo-monociti di pazienti con T1D di recente insorgenza in vitro (Clin Immun 2016). Abbiamo quindi trapiantato Cps-hUCMS in topi NOD con DM spontaneo per indurre la remissione della sindrome iperglicemica.
Metodi: dopo aver verificato l’insorgenza del DM, con il dosaggio della glicemia (BG) in condizioni basali e durante IPGTT, abbiamo trapiantato Cps-hUCMS nel peritoneo di NOD suddivisi in due gruppi: (1) n=6, con glicemie molto elevate (range 350-500 mg/dl); (2) n=8, con glicemie moderatamente elevate (range 200-350 mg/dl). Il gruppo (3) n=3, era costituito da NOD diabetici trapiantati con Cps vuote. Dopo il TX, BG è stata monitorata due volte alla settimana fino al termine dello studio (216 giorni). Il IPGTT è stato ripetuto periodicamente. Alcuni NOD sono stati sacrificati ai giorni 10 (n=2) e 28 (n=2). Al termine dello studio, gli animali sono stati sacrificati per valutazioni immunologiche, molecolari ed istologiche. Risultati: i NOD (1) (target window) hanno dimostrato una completa e prolungata remissione della iperglicemia, anche dopo IPGTT, fino a 216 giorni dal trapianto; al contrario i NOD (2) (out of target) non hanno dimostrato una risposta significativa al TX. L’istologia dei pancreas di (1) ai fino a 216 dal TX hanno evidenziato insule normali o con lievi tracce di insulite, mentre in quelli di (2) non si rilevava la presenza di insule. Conclusioni: preliminarmente, il TX di Cps-hUCMS può indurre la remissione del DM nei topi NOD all’esordio della malattia, quando è ancora presente una riserva funzionale pancreatica, per un effetto immunomodulatorio sui meccanismi di autodistruzione della massa beta-cellulare residua. Ciò non accade quando il diabete è manifesto in assenza di beta-cellule residue. Èipotizzabile l’applicazione di tale approccio terapeutico, in sede traslazionale, a pazienti con T1D di recente insorgenza.