Liraglutide migliora la capacità mnemonica in pazienti obesi prediabetici o con diabete di tipo 2

Il diabete è un fattore di rischio per deterioramento cognitivo e demenza. Gli analoghi del glucagone-like peptide-1 (GLP-1) esercitano un effetto neuroprotettivo in modelli animali legando i recettori del GLP-1 nel sistema nervoso centrale. Sessantadue obesi trattati con metformina, prediabetici (n=41) o DMT2 di nuova diagnosi (n=21), sono stati randomizzati a Liraglutide (1,8 mg/die) o counseling sullo stile di vita,fino ad una perdita di peso comparabile (-7%) per valutare la relazione al basale tra performance cognitive e tessuto adiposo sottocutaneo (SAT) e viscerale (VAT) (alla MRI), sensibilità all’insulina (indice di Matsuda, HOMA-IR) e performance b-cellulare (ISSI-2) (OGTT con campionamenti multipli); se, a parità di perdita di peso, Liraglutide possa esercitare un effetto maggiore sulle funzioni cognitive rispetto allo stile di vita. È stata eseguita una valutazione neuropsicologica composta da 7 test. Per distinguere diverse aree cognitive è stato calcolato lo z score dei domini compositi: attenzione, memoria e funzioni esecutive. Al basale, il memory domain Z score NPZ-M correlava con insulino-sensibilità  (rho=0,394,p=0,002), HOMA-IR (rho=-0,382,p=0,002), funzione b-cellulare (rho=0,277, p=0,029), VAT (rho=-0,260, p= 0,041), NAFLD (rho=-0,262,p=0,040), IL1-RA (rho=-0,280p=0,028). All’analisi di regressione multipla, HOMA-IR (Beta=-0.353, P=0.022) e ISSI-2 (Beta=0.345, P=0.025) erano predittori indipendenti di NPZ-M (R2 0,351). I risultati finali sono stati valutati su 40 pazienti (20 per braccio). Dopo perdita di peso si è osservato un miglioramento della memoria visuografica a lungo termine (p=0,002) e dell’NPZ-M nel braccio liraglutide (P= 0,029),ma non nel braccio stile di vita. Nel braccio stile di vita si è assistito ad un miglioramento del dominio di attenzione (p=0,001). A parità di perdita di peso, Liraglutide migliora le prestazioni mnesiche, mentre i cambiamenti dello stile di vita sembrano essere una strategia non farmacologica per contrastare o ritardare il deficit delle funzioni attentive nei pazienti diabetici in fase precoce.