La gravidanza nelle donne con diabete pre-gestazionale in Lombardia (2012-14): lo studio SWEET BABY

In Italia non sono disponibili dati di popolazione sugli outcome delle gravidanze in donne con diabete.
Scopo dello studio SWEET BABY è descrivere gli outcome della gravidanza nelle donne con diabete pre-gestazionale che hanno partorito dal 1.1.2012 al 31.12.2014 in Lombardia. Sono stati retrospettivamente raccolti dati di 454 gravidanze in donne con DT1 o DT2 seguite da 16 centri.
Le donne con DT2 (n=154, 33%) erano più anziane (36 vs 33 anni), con minor durata di diabete (3 vs 14 anni), maggiormente obese (36,2% vs 7,2%), ipertese (7,4% vs 1,5%), non nate in Italia (57,1% vs 19,3%), pianificavano meno la gravidanza (17,2% vs 45,7%) e avevano HbA1c più basse alla prima visita in gravidanza (48 vs 54 mmol/mol) rispetto alle donne con DT1 (n=300). L’HbA1c mediana migliorava durante la gravidanza ma la maggioranza delle donne con DT1 (47% in CSII) non raggiungeva valori di HbA1c <42 mmol/mol. La settimana gestazionale compiuta (sg) al parto era simile nelle donne con DT1 e DT2 (38 sg), la percentuale di cesarei era 56% (DT1) e 51% (DT2). Nelle donne con DT1 programmare la gravidanza si associava a una migliore HbA1c in gravidanza, a una riduzione dei giorni di ricovero durante la gravidanza (p<0.02), a un incremento della sg al parto (da 37 a 38+ sg, p<0,001), a minori giorni di ricovero del neonato in terapia intensiva neonatale (da 7 a 1, p=0.02), a una riduzione della mortalità endouterina fetale [5 casi (16.8‰) in donne con DT1 e 3 casi (19.5) in donne con DT2 (in Lombardia 2.49‰), tutte in gravidanze non programmate].
La gravidanza nelle donne con diabete pregestazionale è ancora associata a esiti sfavorevoli, soprattutto se non programmata. Il monitoraggio regionale degli esiti di queste gravidanze può arricchire di informazioni gli operatori sanitari e le donne soprattutto sui vantaggi della programmazione della gravidanza e identificare punti di forza e/o criticità nell’assistenza alle donne con diabete.