Il miR-183 è un biomarcatore di dedifferenziamento β cellulare nel topo NOD in corso di autoimmunità

I microRNA (miRNA) sono piccoli RNA non codificanti che regolano negativamente l’espressione genica. Studi precedenti hanno dimostrato che i miRNA possono essere coinvolti in meccanismi fisiologici e patologici sia del pancreas endocrino che del sistema immunitario. Pertanto, l’alterazione dei livelli dei miRNA potrebbe contribuire allo sviluppo del diabete di tipo1 (DM1). Lo scopo di questo studio è di analizzare l’espressione dei miRNA in isole pancreatiche di topi NOD SCID, NOD normoglicemici e NOD con recente insorgenza di DM1, al fine di identificare biomarcatori in situ di disfunzione β-cellulare e possibili meccanismi di risposta allo stress infiammatorio.
La componente endocrina di topi NOD sono state isolate mediante microdissezione laser (LCM) e l’espressione dei miRNA valutata mediante Taqman Array cards su n=3 topi NOD-SCID, n=3 NOD normoglicemici e n=3 NOD diabetici alla diagnosi, e validati su un numero maggiore di topi NOD mediante PCR in singolo saggio. Dall’analisi è stata riscontrata una significativa riduzione dei livelli di miR-183 (p<0.05) in isole di topi NOD diabetici e normoglicemici con grado di insulite maggiore rispetto a quelle meno infiammate. L’analisi genica sulle stesse isole, ha rivelato un aumento dell’espressione del marcatore di dedifferenziamento Aldh1a3 ed una riduzione di Foxo1, associati alla riduzione dei livelli di miR-183. Inoltre, nella linea β-cellulare MIN6, transfettata con inibitore del miR-183 e trattata con IL-1β+TNFα+IFNγ, è stata riscontrata una significativa riduzione dell’apoptosi (p<0,001); l’analisi dei geni target del miR-183 ha evidenziato l’inibitore dell’apoptosi Bach2, la cui espressione è risultata significativamente più elevata (p<0.05) nelle MIN6 transfettate con l’inibitore del miR-183. In conclusione il miR-183 potrebbe rappresentare un promettente biomarcatore e mediatore dello stress beta-cellulare, modulando l’espressione del gene Bach2, ed avere un potenziale ruolo nel meccanismo di dedifferenziamento cellulare indotto dall’autoimmunità.