I livelli di magnesio circolanti predicono lo sviluppo di diabete tipo 2: analisi longitudinale

Il magnesio è un noto cofattore di oltre 300 enzimi di cui molti coinvolti nei meccanismi regolatori del metabolismo. Studi clinici randomizzati condotti su pazienti sottoposti a terapia dietetica ricca di magnesio, hanno dimostrato una associazione con la sensibilità insulinica e una riduzione del rischio di sviluppare diabete di tipo 2. In questo studio abbiamo analizzato una coorte di 462 soggetti (247 F/215 M) di cui il 8.4% affetti da DM2, con una età media di 44 (±13) e 47 (±12) anni, partecipanti allo studio CATAMERI. I soggetti diabetici presentavano valori di magnesiemia ridotti rispetto alla popolazione non diabetica (1.99±0.13 vs 1.95±0.15; p <0.05) All’analisi univariata, i livelli circolanti di magnesio erano inversamente associati con HbA1c (r=-0.116, p=0.013), e positivamente associati al colesterolo totale (r=0.118, p=0.012), HDL-col (r=0.098, p=0.037), LDL-col (r=0.170, p=0.001) dopo correzione per età, sesso e BMI. 112 soggetti non diabetici sono stati successivamente analizzati al follow up di 5 anni. L’analisi di regressione di COX evidenziava una riduzione del rischio del 45% (HR=0.550, CI 95% 0.334-0.906, p=0.019) di DM2 per ogni incremento di 0.1 mg/dl di magnesio, dopo correzione con le variabili confondenti quali età, sesso, BMI e presenza di dislipidemia ed ipertensione. Questi dati suggeriscono una associazione tra magnesio e rischio di sviluppare diabete.