Gestione del rischio in diabetologia: una “check list” per la terapia insulinica

Introduzione: l’educazione terapeutica strutturata, momento fondamentale per l’empowerment del paziente diabetico, può fungere, in un contesto di governo clinico, da strumento per la gestione del rischio determinato dalla somministrazione non corretta della terapia insulinica. I pazienti che iniziano la terapia iniettiva devono essere adeguatamente istruiti sulle corrette tecniche di somministrazione, sulla durata d’azione della terapia, sulle modalità di conservazione e sui possibili correttivi delle dosi; questo implica la necessità di rinforzi educazionali periodici oltre che di verifiche delle corrette pratiche con la partecipazione attiva del paziente. Materiali e metodi: l’educazione all’uso dell’insulina e dei relativi device e la verifica dell’apprendimento della tecnica di somministrazione, della rotazione dei siti di iniezione e del riconoscimento delle zone di lipodistrofia rappresenta la quotidianità di un ambulatorio infermieristico dedicato; tali momenti sono stati sintetizzati in una check list con lo scopo di facilitare, strutturandolo, il riconoscimento di ogni azione valutata e di monitorare la aderenza del paziente. Risultati: negli ultimi tre mesi la check list è stata utilizzata in modo sistematico in tutti i pazienti con diabete tipo 2, (44, 25 uomini e 19 donne) che, valutati nell’ambulatorio diabetologico infermieristico della Casa della Salute di Colorno, fossero in trattamento insulinico basal bolus o multi iniettivo da almeno un anno; il tipo di insulina e le dosi sono state riconosciute dalla quasi totalità dei soggetti; il 34% non effettuava la rotazione dei siti e l’ispezione della cute, il 36,3% non sostituiva la penna alla scadenza dopo l’apertura, 18% non sostituiva l’ago dopo ogni iniezione, il 25%, terminata l’erogazione della dose di insulina, estraeva troppo rapidamente l’ago. Conclusioni: la evidenza di errori anche ad un anno dall’inizio della terapia insulinica conferma non solo la necessità di rinforzi educativi continuativi, ma sottolinea l’importanza di una verifica continua finalizzata non solo a promuovere modifiche comportamentali ma a ridurre i rischi clinici determinati dalla scorretta gestione della terapia; nostra intenzione convalidare e diffondere lo strumento di valutazione in altre Case della Salute.