Epidemiologia del diabete mellito nei pazienti con sindrome coronarica acuta

Attualmente esistono pochi dati aggiornati relativi all’epidemiologia del diabete mellito (DM) nei pazienti ricoverati per sindrome coronarica acuta (SCA). Questo studio si è proposto di stimare la prevalenza di DM, precedentemente noto (DM-noto) o di primo riscontro (DM-new), in pazienti con accesso diretto per SCA presso l’Unità Coronarica dell’AOUI di Verona dal 1/1/2015 al 31/12/2016. La presenza di DM è stata accertata in base a precedente diagnosi, terapia ipoglicemizzante all’ingresso/dimissione o glicemia random >=11.1 mmol/L. L’associazione con mortalità intraospedaliera, complicanze infettive/cardiorespiratorie, durata e costo della degenza è stata verificata in tutti i pazienti e separatamente in DM-noto e DM-new. Le variabili incluse nell’analisi sono state estratte dalla scheda di dimissione ospedaliera e manualmente dalla cartella clinica di ciascun paziente. Su un totale di 1,017 pazienti (66.6% uomini), la prevalenza stimata di DM era 27.2% (74.1% DM-noto; 25.9% DM-new) e la mortalità totale era 4.7% (48 eventi). Rispetto ai non diabetici, i pazienti con DM mostravano maggiore mortalità (7.6 vs 3.6%; OR 2.17 95%CI, 1.20-3.90) e complicanze (34.4 vs 23.9%; OR 1.67, 1.23-2.28), degenza più lunga (mediana[IQR], 11[7-17] vs. 8[6-13] gg) e costosa (10,033±7,626 vs. 8,513±6,363EUR) e venivano più spesso trasferiti presso strutture di lungodegenza (10.8 vs. 5.9%, P<0.05 per tutti i confronti). Correggendo per età, sesso, BMI, eGFRMDRD, LVEF, precedente IMA, terapia ipolipemizzante e anti-ipertensiva, DM rimaneva significativamente associato a maggiore durata e costi di degenza e risultava predittore indipendente di mortalità (adj-OR 5.81, 1.31-25.7) ma non di complicanze (adj-OR 1.14, 0.78-1.69). Nel confronto DM-new vs. DM-noto, tutti gli outcome in studio erano significativamente peggiori nei pazienti con DM-new. In questi pazienti, il rischio (crude-OR) di morte o complicanze era rispettivamente pari a 2.40 (0.96-6.02) e 1.71 (0.99-2.96), mentre nel DM-noto era 2.09 (1.09-3.99) e 1.66 (1.18-2.33). Questi dati dimostrano che il DM è estremamente frequente nei pazienti con SCA e sottolineano l’importanza di una diagnosi precoce in pazienti ad alto rischio essendo gravato, soprattutto se precedentemente misconosciuto, da maggiore mortalità, complicanze e costi assistenziali.