Effetti epatici dei nuovi antidiabetici orali: DPP-4 e SGLT-2 inibitori

Background: i farmaci antidiabetici orali di nuova generazione coniugano l’efficacia ipoglicemizzante ad effetti pleiotropici sulle comorbidità ed i fattori di rischio associati al diabete. Un’area di particolare interesse è la malattia epatica metabolica (steatosi epatica non-alcolica-NAFLD). In questa area sono stati testati gli effetti di singole molecole; pochi invece gli studi di confronto tra diverse classi farmacologiche. Materiale e Metodi: Abbiamo confrontato gli effetti della terapia con SGLT-2i e dei DPP-4i sul valore delle transaminasi GPT, unitamente agli effetti sul compenso glucidico, lipidico e sul peso, in 129 pazienti con DM2 (età media 62 anni; BMI 32.4 kg/m2; maschi 35%) che iniziavano trattamento con queste due classi, in associazione o meno a metformina e/o insulina (SGLT-2i, n=78; DPP-4i, n=53). Gli effetti sulle variabili clinico-laboratoristiche sono stati analizzati mediante ANOVA per misure ripetute, con follow-up a 6 mesi, e analisi di regressione logistica. Risultati: al baseline, i due gruppi erano simili per dati antropometrici (BMI, 34.3 e 30.6 kg/m2, rispettivamente) e compenso glicemico (HbA1c, 9.0 e 7.8%, rispettivamente). Le transaminasi ALT erano in media 31 e 32mU/L, ed in 19 e 23% dei casi erano elevate (>=30U/L). A 6 mesi si osservava una riduzione di HbA1c (media -1.0%), senza differenze tra gruppi; si osservava anche un calo del peso, maggiore, e significativo verso il basale, in terapia con SGLT-2i (-2.6kg vs. -1.0; p=0.01). Le ALT si riducevano in entrambi i gruppi, maggiormente in terapia con SGLT-2i (-9.2 mU/L vs. -4.2). Dopo aggiustamento per età, BMI e perdita di peso, la terapia con SGLT-2i aumentava la probabilità di normalizzare le ALT (OR 6.09; 95%CI 1.19-31.15; P=0.030). Dati analoghi si rilevano per AST e Gamma-GT. L’associazione con insulina cancellava la significatività statistica. L’assetto lipidico era modificato: colesterolo totale e trigliceridi si riducevano (-13.6 e -22.7mg/dL) solo in terapia con DPP-4i (p=0.001 e p=0.008). Conclusioni: nonostante la piccola numerosità del campione, lo studio indica un effetto specifico degli SGLT-2i sugli indici di citolisi epatica, espressione del danno steatosico. Il risultato è solo in parte spiegabile con i maggiori effetti sulla perdita di peso.