Effetti di diete ricche in polifenoli e/o PUFA-n3 sul microbiota intestinale

Razionale: la dieta rappresenta uno dei principali fattori che possono influenzare la composizione del microbiota intestinale. Scopo: valutare gli effetti di diete naturalmente ricche in polifenoli (PP) e/o acidi grassi polinsaturi n-3 (n3) sulla composizione del microbiota intestinale in individui ad elevato rischio cardiometabolico. Materiali e Metodi: settantotto individui di entrambi i sessi, età 35-70 anni, con circonferenza vita elevata ed almeno un’altra componente della sindrome metabolica, sono stati randomizzati a seguire per 8 settimane quattro diversi interventi nutrizionali isoenergetici: (A) dieta di controllo, a basso contenuto di n-3 e PP; (B) dieta ricca in n3 e povera in PP; (C) dieta ricca in PP e povera in n3; (D) dieta ricca in n3 e PP. Prima e dopo l’intervento nutrizionale è stata eseguita l’analisi del microbiota intestinale insieme a diverse valutazioni metaboliche (OGTT e pasto test). È stata effettuata un’analisi DGGE dei batteri predominanti, Eubacterium rectale – gruppo Blautia coccoides (Lachnospiraceae, gruppo Erec), gruppo Clostridium leptum (Ruminococcaceae, gruppo Clept), Bacteroides spp., Bifidobacteria e Lactobacillus. Inoltre, è stata eseguita una real time PCR quantitativa dei suddetti gruppi batterici. L’analisi statistica è stata effettuata sulle variazioni assolute (valore 8 settimane- valore iniziale) mediante ANOVA a 2 fattori. Risultati: l’adesione alle diete è stata ottimale. I polifenoli hanno indotto una riduzione significativa del gruppo Erec (p=0.05 per effetto dei polifenoli) e un aumento del gruppo Clept (p=0.035 per effetto dei polifenoli). Gli n3 hanno aumentato in maniera significativa i Bifidobacteria (p=0.041 per effetto degli n3). La variazione del gruppo Clept era correlata con la variazione della secrezione insulinica precoce (0-30 minuti dopo OGTT; r=0.263 e p=0.030), che risultava aumentata significativamente per effetto dei polifenoli (p=0.048). Conclusioni: diete naturalmente ricche in polifenoli e/o n3 inducono variazioni significative della composizione del microbiota intestinale che si correlano con alcune delle variazioni metaboliche osservate.